MORSELLINO, Giovan Battista
MORSELLINO (Marsalino, Marsolino, Morsolino, Mossolino), Giovan Battista (Giovanni Baptista). – Nacque a Cremona, in data ignota.
Celebre a Cremona già nel 1546, come cantore e organista (Sommi Picenardi, 1997, p. 209), fu lodato in alcuni versi del Sogno non meno piacevole che morale di Alessandro Lami: «L’altro che quei bei fior coglie è il divino / caro al bavaro duca Mossolino» (1572, canto III, stanza XI, p. 54). Fu nominato organista nella cappella di corte di Monaco di Baviera nel 1568, all’epoca del duca Alberto V (1550-79), essedo maestro di cappella Orlando di Lasso. Il suo primo periodo di servizio a Monaco durò fino al 1573, con un’interruzione nel 1569, quando fu inviato a Landshut, sempre come organista.
Nell’autunno 1568 fu congedata per le stampe un’imponente opera collettiva prodotta dai musicisti di corte, la Musica de’ virtuosi della florida capella del … S. Duca di Baviera (Venezia, Girolamo Scotto, 1569), che include, con un gruppo di madrigali e una «canzon francese» di Orlando di Lasso, due sestine di Antonio Minturno (Al dolce suon del mormorar de l’onde e A la dolce ombra de la nobil pianta): due dei madrigali che le compongono sono di mano di «Giovanni Battista da Cremona», cioè di Morsellino.
È di nuovo attestato nella cappella di corte bavarese dal 1586 al 1590, all’epoca del duca Guglielmo V (1579-97); risulta che nel 1590 si sarebbe congedato; secondo una testimonianza tardiva – l’orazione Omnia Cremonae summa tenuta dal gesuita Ansaldo Cotta il 16 dicembre 1653 (Monterosso, 1951, p. 3) – sarebbe stato onorato anche dall’imperatore Massimiliano II (1564-76).
Dall’11 ottobre 1590 la sua presenza è segnalata nel duomo di Milano: come titolare dell’organo vecchio di Gian Giacomo Antegnati subentrò a Gasparo Costa con lo stesso salario dopo la soppressione dello strumento trecentesco di Martino de’ Stremidi. Il 10 giugno 1591, in una riunione capitolare, venne letto un memoriale di Cesare Borgo, allora organista dell’organo nuovo, che chiedeva di poter suonare durante il suo turno settimanale lo strumento assegnato a Morsellino, dato che l’organo nuovo non era ancora terminato, ragion per cui non riceveva salario; i congregati decisero di corrispondergli una mercede sia nel caso in cui avesse suonato, sia in caso contrario.
Morì a Milano il 2 dicembre 1591.
Oltre ai due madrigali nella Musica del 1569, di lui sono pervenuti il mottetto Gaudent in cœlis a sei voci, in un libro corale compilato da Georg Kuglmann e proveniente da Graz (Vienna, Biblioteca nazionale austriaca, Mus. Hs. 16705), e il mottetto Ave Maria a otto voci in due cori, che figura in un manoscritto copiato attorno al 1600 (Lubiana, Biblioteca nazionale e universitaria, ms. 207).
Nella professione musicale si distinse anche suo figlio, Omobono Morsolino, attivo nel duomo di Cremona come organista della cappella delle Laudi del Sabato nel 1596 e scomparso il 15 luglio 1611 (don Giovanni Battista Morsolino, figlio di Omobono, fu legato a uno dei figli di Claudio Monteverdi). Quattro suoi brani, insieme con quattro di Claudio Monteverdi, figurano nel Primo libro delle canzonette a tre voci di Antonio Morsolino (Venezia, Ricciardo Amadino, 1594). Impossibile accertare l’eventuale rapporto di parentela con questo musicista, noto per aver curato L’amorosa Ero (Brescia, Vincenzo Sabbio, 1588), un’edizione collettiva di 18 madrigali a quattro voci tutti su un unico componimento poetico (Ero così dicea) del nobile bresciano Marcantonio Martinengo; difficile altresì dire se la canzone La Morsolina contenuta nel Primo libro delle canzoni … da suonare del bresciano Ludovico Beretta (Milano, 1604) alluda a Omobono oppure ad Antonio.
Fonti e Bibl.: Milano, Arch. della veneranda fabbrica del Duomo, Arch. storico, cart. 404, doc. 3; cart. 404 bis, f. 2 n. 1; Registri degli strumenti, 886 (1586-92), c. 200v; cart. 187 (Appalti e forniture), par. 22, f. 34 (10 settembre 1592); Ordinazioni capitolari, cart. 15 (1587-90), c. 194 (11 ottobre 1590); cart. 16 (1591-92), c. 60v.-61 (12 dicembre 1591); A. Cotta, Omnia Cremonae summa, Cremona 1653, c. A4; F. Arisi, Cremona literata, II, Parma 1706, p. 452; Annali della Fabbrica del Duomo di Milano dall’origine fino al presente pubblicati a cura della sua amministrazione, IV, Milano 1881, p. 251; Mostra bibliografica dei musicisti cremonesi, a cura di R. Monterosso, Cremona 1951, p. 3; W. Boetticher, Orlando di Lasso und seine Zeit. 1532-1594, Kassel 1958, pp. 337, 402, 407, 836, 859, D21, D27, D28, D33; G. Pontiroli, Notizie di musicisti cremonesi dei secoli XVI e XVII, in Bollettino storico cremonese, XII (1961-64), p. 166 n. 42; F. Mompellio, La cappella del Duomo di Milano dal 1573 al 1714, in Storia di Milano, XVI, Milano 1962, p. 517; H. Leuchtmann, Orlando di Lasso, I: Sein Leben, Wiesbaden 1976, pp. 51, 57, 158 s., 204; M. Rossi, Organi e organisti del Duomo dal 1562 ai giorni nostri, in Sei secoli di musica nel Duomo di Milano, Milano 1986, pp. 207, 219; R. Patria Rozzi, La cappella delle Laudi del Duomo di Cremona, in Musica e musicisti nel Duomo di Cremona, catalogo della mostra, Cremona 1989, pp. 72-75; R. Patria Rozzi - L. Zucchelli, Annali della Cappella delle Laudi del sabato del Duomo di Cremona, ibid., pp. 129-135; M. Rossi, M., G. B., in Dizionario della Chiesa Ambrosiana, VI, Milano 1990, p. 2369; G. Gregori, Claudio Monteverdi nei documenti cremonesi, in Intorno a Monteverdi, a cura di M. Caraci Vela - R. Tibaldi, Lucca 1999, pp. 23, 54 s.; G. Sommi Picenardi, Morsolino, G. B., in Dizionario biografico dei musicisti e fabbricatori di strumenti musicali cremonesi (1890-1916 circa), Turnhout 1997, p. 209 s.; M. Toffetti, La cappella musicale del Duomo di Milano: considerazioni sullo status dei musici e sull’evoluzione dei loro salari dal 1600 al 1630, in Barocco padano 2, Atti del Convegno internazionale… 1999, a cura di A. Colzani - A. Luppi - M. Padoan, Como 2002, p. 453; M. Kokole, From Graz to today’s Central Slovenia: the influence of Italian polychoral music in Slovenia in the period c. 1595 to c. 1620, in La musica policorale in Italia e nell’Europa orientale fra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, a cura di A. Patalas - M. Toffetti, 2012, pp. 354 s.R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, VII, p. 72; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, VII, p. 72; Dizionario enciclopedico universale della Musica e dei Musicisti. Il lessico, V, p. 205.