Architetto (Palermo 1834 - ivi 1896), figlio di Emmanuele. Si laureò a Palermo nel 1857 e collaborò inizialmente con il padre e poi con il fratello Francesco Paolo. Di formazione classicista, sviluppò una produzione accademica di stampo prevalentemente neocinquecentesco, di cui sono esemplari il convento e la chiesa di S. Francesco a Campofranco (1859), l'edificio dell'Opera Pia Pastore ad Alcamo (1872), le palazzine Notarbartolo-Rivarola e Colonna di Cesarò, nonché le molte ville realizzate con il fratello nel viale della Libertà. Tecnico di fiducia di molte famiglie aristocratiche e altoborghesi della città, succedette al padre anche quale architetto della Mensa Arcivescovile e della Cattedrale di Palermo. Suo l'adattamento ad Ospedale Civico della terza casa di probazione dei Gesuiti in S. Francesco Saverio.