BONZAGNI (Bongiovanni), Giovan Francesco
Figlio di Giacomo, orafo, non sappiamo quando nacque; visse a Parma nel sec. XVI. Orafo come il padre, nel 1522 figura tra gli Anziani del Comune; nello stesso tempo era ispettore della zecca e il suo negozio era allora nella parrocchia di S. Alessandro. Nel 1523 era maestro della zecca. Nello stesso anno ricevette l'eredità della sorella Elisabetta, vedova di Bartolomeo Caloni di Varano, conformemente al testamento di questa, datato 27 ottobre 1523. Nel 1526 cedette in affitto il proprio negozio, prendendone in affitto un altro presso il palazzo degli Anziani. Nel 1540 fu incarcerato nel castello con Galeazzo de Montagnis, saggiatore alla zecca, entrambi accusati di truffare sulla qualità dei "soldi" d'oro di Parma (Scarabelli Zunti, ms. 102. p. 104; Affò, pp. 155 s.). Nel 1542 il B. fu nominato pubblico ufficiale, e la città gli cominissionò, in seguito a concorso, una mazza d'argento dorato; i giudici ritennero che il suo disegno fosse "magis pulchrum ceteris aliis disignis". Nel settembre del 1544 s'impegnò a fare due candelieri d'argento, parzialmente dorati, per l'opera del duomo (Scarabelli Zunti, ms. 102, p. 105). Lo Scarabelli Zunti gli attribuisce tre medaglie ma, in base alle loro date, solo una potrebbe essere di sua fattura: si tratta di un pezzo a rovescio liscio con ritratto di Scipione Rosa, di Parma datato 1515 (Armand, III, p. 206, B). Lo Scarabelli Zunti descrive un altro esemplare con la data "MDXV" al rovescio.
Secondo le fonti il B. risultava già morto nel 1549.
Dalla moglie, Maria Caterina Marolli, ebbe vari figli, di cui il maggiore Giovan Giacomo continuò la sua arte alla stessa maniera del fratello Giovan Federico. Un altro figlio, Gabriele, fu assassinato a Roma dopo il 1549. Delle figlie, Maria Bianca Paola, nata il 21 giugno 1512, sposò un Lalatta; Orsina Barbara, nata nel 1513, sposò Giovanni Fragni, e fu madre dell'orefice e medaglista Lorenzo; Lucrezia, nata nel 1516, sposò Gian Alberto Pini orefice.
Fonti e Bibl.: Parma, Museo d'Antichità, E. Scarabelli Zunti, Mem. e doc. di Belle Arti parmigiane, mss. 100 (ma cita docc. che non è stato possibile verificare), 102, 103, sub voce; I. Affò, Della Zecca e moneta parmigiana illustrata, in Nuova racc. delle monete e zecche d'Italia, a cura di G. A. Zanetti, V, Bologna 1789, pp. 128, 133 s., 155s., 168 n. 104; A. Ronchini, IBonzagni e Lorenzo da Parma coniatori, in Periodico di numismatica e sfragistica, VI (1874), p. 318; A. Bertolotti, Artisti modenesi,parmensi e della Lunigiana in Roma.... Modena 1882, p. 70; L. Cicognara, Storia della scultura..., V, Prato 1824, p. 453; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 4, Parma 1820, p. 189 nota 208; G. B. Janelli, Diz. biogr. dei parmigiani illustri..., Genova 1877, p. 72; A. Armand, Les médailleurs Italiens, III, Paris 1887, p. 206, B.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 329; Encicl. Ital., VII, pp. 439 s.