Alighieri, Giovanna
Figlia di Bellino, una delle cinque figlie che questi, morendo in S. Giovanni in Persiceto tra il 16 settembre e il 12 dicembre 1299, lasciò, per volontà espressa nel testamento, sotto la tutela congiunta della moglie Guccia del fu Guccio dei Farolfi da Monte S. Savino e del vecchio amico fiorentino Vanni di Importuno degli Importuni, anch'egli trasferitosi a Persiceto, e suo socio in affari di prestito. Inoltre Bellino lasciò a lei, come ad altre tre delle quattro sorelle, la somma di 300 lire di bolognini. La vedova Guccia si affrettò a chiedere subito la conferma della tutela alle competenti autorità, mentre l'Importuni attese il 24 ottobre 1300. Dopo questa data non abbiamo altre menzioni di G. che dovè morire in età ancor verdissima.
Bibl. - G. Livi, D. in Bologna, Bologna 1918, IV, cap. IV; ID., D. e Bologna, ibid. 1921, II, cap. II; Piattoli, Codice 68, 69, 76.