GIOVANNA d'Evreux, Regina di Francia
G. nacque in luogo e data sconosciuti e morì a Brie-Comte-Robert (Ile-de-France) il 4 marzo del 1371; figlia di Luigi, conte d'Evreux, sposò nel 1325 il re Carlo IV il Bello, già due volte vedovo.Al nome di G. sono legate alcune importanti realizzazioni artistiche. La principale tra queste è il piccolo libro d'Ore (New York, Metropolitan Mus. of Art, The Cloisters), donatole dal marito in occasione delle nozze, eseguito dal più noto artista parigino dell'epoca, Jean Pucelle (v.). Il codice è illustrato con miniature monocrome e contiene due cicli di immagini (l'uno affiancato all'ufficio della Vergine e l'altro a quello di s. Luigi), in cui compare due volte il ritratto della regina (cc. 16r, 102v); il manoscritto viene considerato il capolavoro dell'artista, che mostra qui quella conoscenza delle conquiste spaziali e delle innovazioni espressive degli artisti italiani (dai Pisano a Duccio, da Simone Martini a Giotto), probabilmente acquisita in seguito a un viaggio, che ebbe grande influenza sulla successiva pittura d'Oltralpe (Sterling, 1987). All'epoca della vedovanza di G. (post 1328) risale invece un breviario (Chantilly, Mus. Condé), miniato per lei dallo stesso artista.Nel 1339 la regina donò all'abbazia di Saint-Denis una statuetta-reliquiario in argento dorato (Parigi, Louvre) raffigurante la Vergine con il Bambino poggiante su una base rettangolare, sostenuta agli angoli da quattro piccoli leoni, con le facce suddivise da una decorazione architettonica in quattordici pannelli decorati da smalti raffiguranti Storie dell'infanzia e della passione di Cristo. Anche per questa preziosa statuetta, che rappresenta uno dei pochi esempi pervenuti di una tipologia che doveva essere assai in voga all'epoca (la stessa G. ne donò una simile, in legno, all'abbazia cistercense di Maubuisson), è stato avanzato il nome di Jean Pucelle; l'attribuzione, sebbene plausibile per il legame di committenza tra la regina e l'artista, non trova riscontri nelle caratteristiche stilistiche, in particolare in quelle degli smalti dello zoccolo. Alla stessa abbazia di Saint-Denis la regina donò inoltre il c.d. reliquiario della Sainte-Chapelle, un'immagine di s. Giovanni Evangelista e la sua corona, opere andate tutte perdute durante la Rivoluzione francese.Prima di morire, G. chiese che le sue spoglie venissero inumate, come quelle del marito, in tre luoghi differenti: il corpo a Saint-Denis, il cuore presso i Frati Predicatori di Parigi e le viscere a Notre-Dame-la-Royale a Maubuisson vicino a Pontoise. Restano due statue giacenti di formato ridotto (Parigi, Louvre) provenienti dal monastero di Maubuisson, a lungo identificate con quelle di s. Luigi e di Margherita di Provenza, relative invece alla tomba delle viscere di G. e Carlo IV e attribuite, per il fine modellato dei volti e per la resa accurata dei dettagli, a Jean de Liège.
Bibl.: L. Delisle, Les Heures dites de Jean Pucelle, manuscrit de la collection de M. le baron Maurice de Rothschild, Paris 1910; E. Panofsky, Early Netherlandish Painting: its Origin and Character, 2 voll., Cambridge (MA) 1953; id. Renaissance and Renascences in Western Art, Stockholm 1960; K. Morand, Jean Pucelle, Oxford 1962; C. Nordenfalk, Maître Honoré and Maître Pucelle, Apollo 79, 1964, 27, pp. 356-364; E. Panofsky, Tomb Sculpture, London 1964; L.M.C. Randall, Images in the Margins of Gothic Manuscripts (California Studies in the History of Art, 4), Berkeley-Los Angeles 1966; M. Meiss, French Painting in the Time of Jean de Berry [I.] The Late Fourteenth Century and the Patronage of the Duke (Studies in the History of European Art, 2), 2 voll., London-New York 1967; M.M. Gauthier, Emaux du Moyen Age occidental, Fribourg 1972; B. de MontesquiouFezensac, D. Gaborit-Chopin, Le Trésor de Saint-Denis, I, Paris 1973, nrr. 5, 7-8, 104; F. Avril, L'enluminure à la cour de France au XIVe siècle, Paris 1978; M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto, Il Maestro del Codice di San Giorgio e il cardinale Jacopo Stefaneschi, Firenze 1981; Les fastes du Gothique. Le siècle de Charles V, cat., Paris 1981, pp. 121-123, 232-233, 292-293, nrr. 70, 186, 239; S.H. Ferber, Jean Pucelle and Giovanni Pisano, ArtB 66, 1984, pp. 65-72; C. Sterling, La peinture médiévale à Paris. 1300-1500, I, Paris 1987, pp. 89-99; C. Reibold, s.v. Jeanne d'Evreux, in Dictionnaire de biographie française, XVIII, Paris 1994, col. 616.M. Nuzzo