Mezzogiorno, Giovanna
Mezzogiórno, Giovanna. – Attrice (n. Roma 1974). Figlia d’arte (il padre era l'attore Vittorio Mezzogiorno, la madre è figlia del critico cinematografico Filippo Sacchi), si forma a Parigi presso il laboratorio teatrale di Peter Brook, che l'ha diretta nel suo debutto a teatro alla metà degli anni Novanta. Esordisce nel cinema con Il viaggio della sposa di Sergio Rubini (1997) per cui viene subito segnalata come giovane rivelazione, ma è solo con L’ultimo bacio di Gabriele Muccino (2001) che ottiene una notorietà destinata a durare, soprattutto grazie a una scelta di ruoli coraggiosi e controcorrente. Le interpretazioni di M. possiedono una straordinaria intensità e un’indiscutibile energia drammatica già presenti nel personaggio acerbo della trentenne borghese di Muccino: la capacità di aderire nel profondo a figure di giovani donne messe a dura prova dalla vita le valgono premi prestigiosi, quali il David di Donatello per La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek (2003), il Nastro d’argento per l’interpretazione della giornalista Ilaria Alpi nell’omonimo film di Ferdinando Vicentini Orgnani (2002) e per L’amore ritorna di Sergio Rubini (2005), ma soprattutto la Coppa Volpi ricevuta per il ruolo di donna abusata ne La bestia nel cuore di Cristina Comencini (2005). Dopo esser stata diretta da Mike Newell nel 2007 e da Wim Wenders nel 2008, con Vincere di Marco Bellocchio (2009) trova il suo personaggio d’elezione in una donna ribelle, che per amore non esita a scontrarsi contro le istituzioni venendone annientata. Tra le interpretazioni più recenti, il cameo di giornalista inviata on the road da un network parrocchiale in Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo (2010).