ACCIAIUOLI, Giovanni
Figlio di Pietro e di Leonarda di Diotesalvi de' Neroni, nacque a Firenze il 29 dic. 1460. Partecipò attivamente alla vita politica della sua città: avversario dei Medici, dopo la fuga di Piero da Firenze, fu priore nel 1496 e console dell'Arte di Calimala nel 1501. In seguito, fu inviato a Roma come oratore della Repubblica: e in questa missione si adoperò presso la corte pontificia per ottenere ingrandimenti territoriali e soprattutto la restituzione di Pisa. Dai dispacci dell'ambasciatore veneto a Roma, Antonio Giustinian, risulta che l'A. si mostrò contento dell'alleanza conclusa tra Giulio II e Venezia nel 1505e si augurò che ad essa seguisse l'unione di tutta Italia. Tornato a Firenze fu nominato podestà di Pistoia nel 1510. La sua attività politica subì una sosta durante la restaurazione medicea tra il 1513 ed il 1527. Espulsi nuovamente i Medici (1527), l'A. fu uno dei deputati per la formazione degli uffici e fu poi inviato oratore a Venezia. Morì di peste a Firenze verso la fine del 1527. Aveva sposato nel 1489 Ginevra di Lorenzo Ridolfi ed in seconde nozze, nel 1496, Caterina di Piero Ardinghelli.
Oltre alle lettere ufficiali inviate da Roma alla Signoria di Firenze tra il 1504 ed il 1505 - in parte pubblicate da P. Villari in nota o in appendice ai dispacci di Antonio Giustinian -resta dell'A. un'ode latina medita, con la quale raccomanda sé ed i propri fratelli a Pietro Filippo Pandolfini (Biblioteca nazionale centrale di Firenze, ms. Fondo Naz.II. IX. 39).
Fonti e Bibl.: A. Giustinian, Dispacci,a cura di P. Villari, III, Firenze 1876, passim;B. Varchi, Storia fiorentina,I, Firenze 1838, pp. 175-176; P. Litta, Fam. cel. ital., Acciaiuoli,tav. VI.