ACERBI, Giovanni
Uomo politico, nato a Castelgoffredo l'11 novembre 1825, morto a Firenze il 4 settembre 1869. A ventitré anni corse a combattere in difesa di Venezia, caduta la quale (agosto 1849), andò a Mantova, dove partecipò alle congiure contro l'Austria, che facevano capo al Mazzini. Riuscito a sfuggire a certa morte, quando l'Austria arrestò i principali indiziati della diffusione delle cartelle del prestito nazionale ideato dal Mazzini, riparò a Genova, tenendosi sempre in contatto con l'esule genovese, che aiutò a preparare il moto rivoluzionario del 6 febbraio 1853 a Milano. Nel 1859 combatté fra i Cacciatori delle Alpi, e l'anno appresso partecipò alla spedizione dei Mille, nella quale ebbe l'incarico di dirigere il servizio dell'intendenza, incarico da lui esercitato anche durante la guerra del 1866. Nella spedizione nell'Agro romano, dell'anno successivo, l'A. capitanò una colonna di volontarî che si spinse fino a Viterbo, proclamandovi la dittatura di Garibaldi e promovendovi il plebiscito per l'unione di quella cittadina al regno d'Italia (25 ottobre 1867). Dopo l'insuccesso di quella spedizione, l'A. si ritirò a vita privata.
Bibl.: F. Bonfiglio, Notizie storiche di Castelgoffredo, Brescia 1922.