Acerbi, Giovanni
Patriota (Castelgoffredo, Mantova, 1825 - Firenze 1869). Studente di giurisprudenza a Pavia, fu arrestato nel 1847 per propaganda mazziniana. Liberato, partecipò all’insurrezione milanese del marzo del 1848 e alla difesa di Venezia. Riuscì a sfuggire alla repressione austriaca a Mantova e, in esilio a Genova, aiutò Mazzini a preparare il moto milanese del 1853. Nel 1859 combatté fra i Cacciatori delle Alpi e l’anno successivo partecipò alla spedizione dei Mille, nella quale ebbe l’incarico di dirigere il servizio dell’intendenza, incarico da lui esercitato anche durante la guerra del 1866. Nella spedizione nell’Agro romano del 1867 capitanò una colonna di volontari che si spinse fino a Viterbo proclamandovi la dittatura di Garibaldi. Dopo l’insuccesso di quella spedizione con la sconfitta di Mentana, diminuì il suo impegno nella vita pubblica. Fu deputato del collegio di Lendinara nella IX legislatura (1865-67) e di quello di Gonzaga nella legislatura successiva (1867-70). Schieratosi con la Sinistra, non partecipò attivamente al dibattito parlamentare.