AICARDI (Aicardo, Aycardo), Giovanni
Architetto, originario di Cuneo, dove sarebbe nato poco dopo il 1550, attivo a Genova. Nel 1598 progettò il potenziamento dell'acquedotto genovese cominciato nel sec. XI, e ormai insufficiente, convogliandovi più sorgenti, con un prolungamento a ritroso da Trensasco a Cavassolo, e nel 1602 ideò di condurre al Molo le acque sorgive dell'Acquasola. Stabilito di prolungare l'acquedotto fino a Schienadasino, nel 1623 fu nominato ingegnere dell'opera, per la quale ebbe a consiglieri Andrea Vannone e Bartolomeo Bianco; la posa della prima pietra è del 17 maggio 1624. É documentata la sua attività in quella carica fino all'11 dic. 629; nel nov. 1631 gli succedeva il figlio Giovanni Giacomo. Secondo l'Alizeri, morì il 7 ag. 1631.
Nel 1619-20 aveva costruito le mura di cinta della calata della Darsena e in seguito era stato consultato per l'ultima cinta delle mura cittadine, deliberata nel 1626. Delle sue opere, sono andati distrutti il coro della chiesa di S. Domenico ed i Magazzini del Magistrato dell'abbondanza, o Granai pubblici, sopra piazza Acquaverde (1625); rimane il palazzo Serra (poi Dinegro) in piazza Banchi.
Gli interessi fondamentalmente tecnici dell'A. si tradussero nell'accettazione degli stili e delle caratteristiche architettoniche cittadine prevalenti; nel palazzo Serra cercò di accoppiare S. Serlio e G. Alessi, non dimenticando neppure le due logge bifore laterali, caratteristiche dei palazzi genovesi del Rinascimento. I Granai pubblici furono addirittura attribuiti a G. Alessi.
Anche il figlio, Giovanni Giacomo, fu architetto: compare nel 1631 come suo successore nei lavori dell'acquedotto di Genova, terminati nel 1639. Costruì inoltre le mura marittime del porto, dalla Darsena a S. Marco, e, presso la chiesa di S. Marco, i Magazzini del sale, ancor oggi esempio, coi loro muri perimetrali fortemente rastremati, di architettura tecnica razionale.
Morì a Genova nel 1650.
Bibl.: R. Soprani, Le vite de' pittori scultori et architetti genovesi..., Genova 1674, p. 334; S. Ticozzi, Diz. degli architetti, scultori, pittori..., I, Milano 1830, p. 29; F. Alizeri, Notizie dei professori del disegno in Liguria..., I, Genova 1864, pp. 46-50, 50-51, 54, 69; F. Podestà, L'acquedotto di Genova, Genova 1879, passim; F. Milizia, Memorie degli architetti..., II, Parma 1881, p. 171; F. Podestà, Il porto di Genova..., Genova 1913, pp. 132, 147, 160, 259; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, pp. 144-145 (inoltre erroneamente registrato anche sub voce Aicardo, Giovanni, p. 237).