BORELLI, Giovanni Alfonso
Matematico e medico, nato il 28 gennaio 1608 a Napoli (o a Messina?), morto il 31 dicembre 1679 a Roma. Figlio di un soldato spagnolo, assunse, un po' modificato, il cognome materno. Seguì giovanetto il padre a Roma, ove fu scolaro del Castelli e condiscepolo del Torricelli. Non è sicura, ma probabile, la sua laurea in medicina. Chiamato a leggere le matematiche nell'università di Messina, vi rimase dal 1635 al 1656, nel quale anno passava allo Studio di Pisa. Onorato di missioni scientifiche dalla corte di Toscana, fu uno dei più cospicui e attivi osservatori e sperimentatori dell'Accademia del Cimento. Costretto da gelosie professionali a lasciare intorno al 1667 la Toscana, ritornava a Messina per alcuni anni, donde, cacciato da vicende politiche, si riduceva finalmente intorno al 1674 a Roma: quivi, versando in tristi condizioni economiche, veniva accolto nel collegio di S. Pantaleo degli Scolopî, rimanendovi sino alla morte.
L'opera fondamentale del B., frutto di un mezzo secolo d'indagini accurate e ch'egli non giunse a veder data alla luce, è il trattato De motu animalium, pubblicato poi in 2 volumi a Roma nel 1680-81, dove si studiò di applicare la matematica alla soluzione dei problemi della meccanica animale. Nel campo medico viene considerato come il fondatore della scuola iatromeccanica.
Oltre al De motu animalium vanno ricordate, fra le altre, le seguenti opere del B: Della causa delle febbri maligne, Pisa 1649; Del movimento della cometa apparsa il mese di decembre 1664 (pubbl. sotto lo pseudonimo di P.A. Mutoli, 1665) dove, per primo, espresse l'opinione che la traiettoria delle comete fosse parabolica; Theorica mediceorum planetarum (Firenze 1666), in cui cercò di spiegare per mezzo dell'attrazione il moto dei satelliti di Giove; De renum usu iudicium (Strasburgo 1664); Euclides restitutus (Pisa 1658); De vi percussionis (Bologna 1667); ecc. Si deve al B. l'invenzione dell'eliostato (v.).
Bibl.: Profili bio-bibliografici di medici e naturalisti celebri italiani, I, Roma 1925, p. 73; A. Gallo, Su la patria di Borelli, in Giornale di scienze, lettere ed arti per la Sicilia, 1823.