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ASTEZATI, Giovanni Andrea

di Elvira Gencarelli - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 4 (1962)
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ASTEZATI (Astesati, Astezzati), Giovanni Andrea

Elvira Gencarelli

Nacque a Brescia il 1° apr. 1673, da Giovanni Maria e da Armellina Campana. Dopo aver indossato l'abito benedettino, in S. Sisto di Piacenza (1691), frequentò il collegio dei gesuiti di Brescia, dove - pur interessandosi prevalentemente di diplomatica e di cronologia medievale italiana - si dedicò ad approfondire varie discipline: studiò diritto civile e canonico, tenne conferenze sulle Sacre Scritture e, dal 1705, ricoprì anche per tre anni consecutivi la cattedra di matematica presso l'Accademia degli Erranti. Ma la sua attivìtà più significativa, di cui anche il Muratori si cornpiacque, fu l'opera di riordinamento degli archivi di S. Giulia, S. Eufernia e S. Faustino di Brescia, dell'Ospedale di S. Maria della Campagna di Piacenza e del monastero di S. Giacomo di Pontida. Documento dell'ardore e della preparazione con cui egli attese alla sistemazione di quei fondi archivistici di eccezionale valore, alla vigilia della loro dispersione, è il prezioso volume degli Annali del monastero di S. Giulia, conservato manoscritto nella Biblioteca Queriniana di Brescia, da lui compilato negli anni 1721-23.

Percorso brillantemente il "curriculum" ecclesiastico - fu priore di Pontida nel 1729, a S. Simplicio di Milano nel 1731 ed a S. Sisto di Piacenza nel 1738 - l'A. fu eletto nel 1740 abate di S. Giacomo di Pontida nonché di S. Sisto di Piacenza. In questa città rimase fino alla morte avvenuta il 3 ott. 1747.

Delle sue opere edite, oltre alcuni opuscoletti di carattere accademico, ricordìamo un Evangelistae Manelmi Vicentini commentariolum de quibusdam gestis in bello gallico Ill. V. Francisci Barbari praefecti Praesidii Brixiae..., Brixiae 1728. Più attinenti ai suoi interessi culturali sono una Difesa di tre documenti antichi dell'Archivio del Real Monistero di Santa Giulia di Brescia accusati di falso..., Brescia 1728, e l'Illustratio Chronologiae Pontificum, Caesarum, et reliquorum Italiae, et Franciae regum a saeculi VII circiter exordiis ad usque finem XII...(s.n.t.).

La sua opera più importante fu considerata l'inedita Tabula Italiae antiquae Palatinorum Mediolanensium adnotationibus historicocriticis illustrata, et aucta..., sorta di lessico geografico ricco di particolari eruditi. Sempre nel campo della geografia erudita, si ricorda che egli fu l'autore di molte correzioni e di aggiunte alla carta della Palestina di N. Sanson, pubblicata nel tomo IV delle opere del Sigonio (cfr. Caroli Sigonii mutinensis Opera omnia edita, et inedita, notis variorum illustrium virorum...,Tomus IV, Mediolani 1734, coll. i-xxxviii. Le aggiunte sono sotto forma di lettera dal titolo "Clarissimi viri Patris D. Io. Andreac Astezati brixiensis monachi benedictino-casinensis epistola italico sermone conscripta... in qua de tabula chorografica Palaestinae erudite pro more disseritur").

Considerata nel suo complesso, la produzione dell'A. non si distingue per originalità d'intenti o per novità di temi rispetto all'attività di quanti, dietro l'esempio del Muratori e dei Maffei, si applicarono con rinnovato entusiasmo all'indagine di tipo storico-erudito. Essa va piuttosto intesa nel senso di una scrupolosa ricerca dell'esattezza, impegnata sino all'analisi metodica del particolare.

Bibl.: G. Cinelli-Calvoli, Biblioteca volante, I, Venezia 1734, p. 65; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I,2, Brescia 1753, p. 1185; V. Peroni, Biblioteca bresciana, I,Brescia 1818, pp. 51-54; A. Lombardi, Storia della letteratura italiana nel sec. XVIII, III, Modena 1829, p. 86; IV, ibid. 1830, p. 207; G. Castagna, La corrispondenza dei monaci benedettini cassinesi col Muratori, in Benedictina, IV(1950), pp. 188-191; P. Guerrini, I corrispondenti bresciani del Muratori, in Riv. di storia d. Chiesa in Italia, IV (1950), p. 139; Dict. d'Hist et de Géogr. Ecclés., IV, coll. 1169 s.

Vedi anche
abate Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), proprio degli ordini benedettini e delle loro varie ramificazioni. Il nome deriva dalla parola aramaica ābā, (➔ abba) intesa come «padre». benedettini Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella confederazione benedettina, o benedettini confederati.  ● La regola benedettina, frutto dell’esperienza ... manoscritto Libro scritto a mano la cui forma più antica fu, nel mondo mediterraneo, il rotolo di papiro, usato dagli Egizi e poi adottato dai Greci e dai Romani; la scrittura era disposta nel senso della maggiore larghezza del rotolo in colonne uniformi scritte l’una accanto all’altra e il rotolo si leggeva svolgendolo ... Brescia Comune della Lombardia (90,7 km2 con 190.044 ab. nel 2007), capoluogo di provincia. È situata a 149 m s.l.m. nella pianura pedemontana alla sinistra del fiume Mella, allo sbocco della Val Trompia. Il vecchio centro si è esteso in un primo tempo soprattutto fuori delle mura occidentali, fino alla sede ...
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àlbero di sant’Andrèa
albero di sant'Andrea àlbero di sant’Andrèa locuz. usata come s. m. – Pianta della famiglia delle ebenacee (Diospyros lotus), nota anche con i nomi di legno santo, loto falso, loto d’Egitto, guaiaco falso; originaria dell’Asia, ha foglie...
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