ASTEZATI (Astesati, Astezzati), Giovanni Andrea
Nacque a Brescia il 1° apr. 1673, da Giovanni Maria e da Armellina Campana. Dopo aver indossato l'abito benedettino, in S. Sisto di Piacenza (1691), frequentò il collegio dei gesuiti di Brescia, dove - pur interessandosi prevalentemente di diplomatica e di cronologia medievale italiana - si dedicò ad approfondire varie discipline: studiò diritto civile e canonico, tenne conferenze sulle Sacre Scritture e, dal 1705, ricoprì anche per tre anni consecutivi la cattedra di matematica presso l'Accademia degli Erranti. Ma la sua attivìtà più significativa, di cui anche il Muratori si cornpiacque, fu l'opera di riordinamento degli archivi di S. Giulia, S. Eufernia e S. Faustino di Brescia, dell'Ospedale di S. Maria della Campagna di Piacenza e del monastero di S. Giacomo di Pontida. Documento dell'ardore e della preparazione con cui egli attese alla sistemazione di quei fondi archivistici di eccezionale valore, alla vigilia della loro dispersione, è il prezioso volume degli Annali del monastero di S. Giulia, conservato manoscritto nella Biblioteca Queriniana di Brescia, da lui compilato negli anni 1721-23.
Percorso brillantemente il "curriculum" ecclesiastico - fu priore di Pontida nel 1729, a S. Simplicio di Milano nel 1731 ed a S. Sisto di Piacenza nel 1738 - l'A. fu eletto nel 1740 abate di S. Giacomo di Pontida nonché di S. Sisto di Piacenza. In questa città rimase fino alla morte avvenuta il 3 ott. 1747.
Delle sue opere edite, oltre alcuni opuscoletti di carattere accademico, ricordìamo un Evangelistae Manelmi Vicentini commentariolum de quibusdam gestis in bello gallico Ill. V. Francisci Barbari praefecti Praesidii Brixiae..., Brixiae 1728. Più attinenti ai suoi interessi culturali sono una Difesa di tre documenti antichi dell'Archivio del Real Monistero di Santa Giulia di Brescia accusati di falso..., Brescia 1728, e l'Illustratio Chronologiae Pontificum, Caesarum, et reliquorum Italiae, et Franciae regum a saeculi VII circiter exordiis ad usque finem XII...(s.n.t.).
La sua opera più importante fu considerata l'inedita Tabula Italiae antiquae Palatinorum Mediolanensium adnotationibus historicocriticis illustrata, et aucta..., sorta di lessico geografico ricco di particolari eruditi. Sempre nel campo della geografia erudita, si ricorda che egli fu l'autore di molte correzioni e di aggiunte alla carta della Palestina di N. Sanson, pubblicata nel tomo IV delle opere del Sigonio (cfr. Caroli Sigonii mutinensis Opera omnia edita, et inedita, notis variorum illustrium virorum...,Tomus IV, Mediolani 1734, coll. i-xxxviii. Le aggiunte sono sotto forma di lettera dal titolo "Clarissimi viri Patris D. Io. Andreac Astezati brixiensis monachi benedictino-casinensis epistola italico sermone conscripta... in qua de tabula chorografica Palaestinae erudite pro more disseritur").
Considerata nel suo complesso, la produzione dell'A. non si distingue per originalità d'intenti o per novità di temi rispetto all'attività di quanti, dietro l'esempio del Muratori e dei Maffei, si applicarono con rinnovato entusiasmo all'indagine di tipo storico-erudito. Essa va piuttosto intesa nel senso di una scrupolosa ricerca dell'esattezza, impegnata sino all'analisi metodica del particolare.
Bibl.: G. Cinelli-Calvoli, Biblioteca volante, I, Venezia 1734, p. 65; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I,2, Brescia 1753, p. 1185; V. Peroni, Biblioteca bresciana, I,Brescia 1818, pp. 51-54; A. Lombardi, Storia della letteratura italiana nel sec. XVIII, III, Modena 1829, p. 86; IV, ibid. 1830, p. 207; G. Castagna, La corrispondenza dei monaci benedettini cassinesi col Muratori, in Benedictina, IV(1950), pp. 188-191; P. Guerrini, I corrispondenti bresciani del Muratori, in Riv. di storia d. Chiesa in Italia, IV (1950), p. 139; Dict. d'Hist et de Géogr. Ecclés., IV, coll. 1169 s.