BAROTTI, Giovanni Andrea
Poligrafo, nato a Ferrara nel 1701, fu autore di orazioni; annotatore del Bertoldo e della Secchia rapita; traduttore della Poetica del Vida; difensore dei letterati ferraresi, compreso il Savonarola, dalle censure del Fontanini (come il Muratori dei modenesi e il Maffei dei veneti); biografo dell'Ariosto. Raccolse in tre tomi le sue Prose italiane (Ferrara 1770), non tutte gravi ed erudite, ma alcune leggiere e curiose, come i discorsi Del dominio delle donne, Della minore infelicità delle donne in paragone degli uomini, Della dote e Delle chiome bionde e delle ciglia nere d'Alcma. Morì nel 1772.
Il figlio Lorenzo ne pubblicò postume le note Memorie dei letterati ferraresi completandole con un secondo volume. Di questo figlio (1724-1801), gesuita, vanno ricordati, oltre ad opere di erudizione sacra, tre poemetti: La fisica, L'origine delle fontane, Il caffè (Parma 1781) che rivelano un amoroso studio dell'Ariosto.
Bibl.: F. Gusta, De vita et scriptis J. A. B., Macerata 1780; Mem. istoriche d. lett. ferraresi, opera postuma di G. A. B. continuaate da Lorenzo Barotti, II, Ferrara 1793; Lombardi, St. d. letter. italiana n. sec. XVIII, IV, p. 248.