MONIGLIA, Giovanni Andrea
Medico, musicista e poeta, nato a Firenze nel 1624, morto ivi nel 1700. Medico prima del cardinale Giovanni Carlo de' Medici, poi della Granduchessa Vittoria e da ultimo di Cosimo III, dopo la morte di F. Redi; professore di medicina pratica per più di trent'anni nell'università di Pisa; accademico apatista e della Crusca, nonché arcade (1692) col nome di Nadilo Aronzio; rissoso, pieno di sé, e senza scrupoli, ebbe polemiche violentissime col Ramazzini, con G. Cinelli Calvoli, con A.F. Bertini, con A. Magliabechi, con B. Menzini, con F. Nomi. Compose una grande quantità d'intermezzi, drammi, melodrammi, commedie, Poesie drammatiche (voll. 3, Firenze 1689-90). Delle sue composizioni per musica due sono da ricordare in particolar modo: l'Ercole in Tebe, che, rappresentato per le nozze di Cosimo III con Margherita Luisa d'Orléans (1660), con la musica di I. Melani, venne riformato all'uso di Venezia da Aurelio Aureli nel 1671 per il teatro Vendramin a S. Salvatore; e il Podestà di Colognole, commedia musicale, anch'essa in collaborazione del Melani, con la cui rappresentazione fu inaugurato nel 1657 il teatro della Pergola di Firenze.
Con altri drammi civili dello stesso genere il M. contribuì allo sviluppo della commedia musicale che ha tanta importanza nella storia dell'opera buffa in Italia.
Bibl.: I. Carini, L'arcadia, Roma 1901, pp. 553-56; A. Ademollo, I primi fasti del teatro di via Pergola in Firenze, Milano 1885; A. Belloni, Il Seicento, Milano 1929, pp. 427-28, 435-36.