BADILE, Giovanni Antonio
Pittore, nacque circa il 1516 a Vicenza, ed ivi morì nel 1560. Derivava da un'antica e vasta casata di pittori veronesi cui appartenne suo padre Girolamo. Fu scolaro di Francesco Torbido, e come questi cercò influenze estranee alla scuola veronese, accostandosi specialmente al Moretto da Brescia e alcun poco a Tiziano; pure, malgrado le nobili aspirazioni, rimase artista di modesta levatura. La sua gloria maggiore fu di aver diretto l'educazione artistica del nipote Paolo Veronese, inducendolo a guardare oltre la cerchia dell'arte locale. Altri suoi allievi furono Battista Zelotti e Orlando Flacco. Le opere più note del Badile sono: la Madonna in gloria con quattro Sante esistente in San Nazzaro e Celso di Verona, imitata dal Moretto, firmata e datata 1544; la Resurrezione di Lazzaro in San Bernardino pure a Verona, datata 1546, dov'è manifesto lo studio di Tiziano; la Madonna in trono con santi a Verona nel Museo civico ispirata alla pala della faniglia Pesaro ai Frari di Venezia, celebre opera del Vecellio; la Presentazione al Tempio della Pinacoteca di Torino, di maniera stanca. Altri suoi dipinti si trovano nel contado veronese, e taluni dei suoi buoni ritratti si veggono in molte quadrerie, spesso sotto altri nomi.
Bibl.: D. Zannandreis, Vite dei pittori veronesi, a cura di G. Biadego, Verona 1891; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908; V. Cavazocca, I pittori Badile, in Madonna Verona, VI (1912), pp. 11-18, 65-84; G. Tura, Ancora a proposito dei Badili, ibidem, IX (1915), pp. 85-88; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, iv, Milano 1929, pp. 955-968.