Naturalista e cultore di agronomia (Rimini 1714 - ivi 1789), sacerdote. Della sua Pratica agraria distribuita in varj dialoghi (1778), è notevole per il folclore l'ultimo dialogo, sulle "costumanze, vane osservanze e superstizioni de' contadini romagnoli". Scrisse anche una Fungorum agri Ariminensis historia (1755).