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BERINZAGO, Giovanni Antonio

di Pierre Rosenberg-Jacques Foucart - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)
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BERINZAGO, Giovanni Antonio

Pierre Rosenberg-Jacques Foucart

Figlio di Giovanni Battista e di Anna Conepera, nacque ad Agnadello (Cremona), non si sa in quale data. Nulla conosciamo della sua formazione, né è rimasta traccia della sua opera di pittore in Italia. Nel 1758 si stabilì a Bordeaux, ove partecipò all'elevazione dell'arco di trionfo per l'entrata del governatore maresciallo de Richelieu. Lavorò alla decorazione (1759-1780) del palazzo del governo (attuale prefettura) tanto per il maresciallo de Richelieu quanto per il maresciallo de Mouchy, comandante della provincia. Quest'opera, fatta in collaborazione con P. Lacour, è stata molto danneggiata, ma fino al 1904 restava ancora la decorazione di un salone. A Bordeaux l'opera del B. doveva essere molto apprezzata: dal 1767 al 1772 affrescò le volte della chiesa dei certosini (S. Bruno; rifatti nel 1896; due bozzetti esposti nel 1771 all'Accademia di Bordeaux sono andati distrutti nell'incendio del 1863). Nel 1769 fu incaricato di affrescare la cappella e nel 1772 lo scalone del palazzo della Borsa (oggi lo scalone è molto rimaneggiato). Lavorò inoltre nell'arcivescovato (attuale Hôtel de Ville), nel palazzo del presidente de Gasq, nell'abside di S. Seurin (1784), nella farmacia dei domenicani, nella cappella degli Incurabili, ecc.

Si occupò anche di scenografia: per il Teatro di Porte Dauphine eseguì varie scene e per la nuova sala degli spettacoli, opera dell'architetto V. Louis, fece sette decorazioni architettoniche (pagamenti nel 1779 e 1780). Fu lo scenografo del Grand Théâtre dalla sua inaugurazione (1780); nel 1785 vi dipinse un chiosco cinese per la Reine de Golconde, balletto del Dauberval.

Nel 1774 fece gli addobbi per il servizio funebre di Luigi XV nella chiesa primaziale di S. Andrea; nel 1777 gli addobbi per ricevere i fratelli di Luigi XVI, i conti di Provence e d'Artois. Fuori Bordeaux lavorò alla decorazione del teatro di La Rochelle, fece il progetto per il teatro di Rochefort (tuttora esistente) e affrescò la chiesa dei carmelitani di Agen. Membro dell'Accadernia di pittura, scultura e architettura civile e navale di Bordeaux nel 1773, nel 1776 vi fu nominato professore di geometria pratica e di prospettiva avendo come allievi., tra gli altri, A. Gonzalez, A. Turier, F. Annoni padre. Fu membro anche dell'Accademia di La Rochelle.

Il 3 giugno 1773, rimasto vedovo di Maria Maddalena Vignali, sposò nella chiesa di S. Seurin di Bordeaux Anne Maumelat. Nel 1785 è ancora ricordato a Bordeaux, ma dal 1787 non è più nella lista degli accademici. Pare che sia tornato in patria, dopo aver lavorato all'Opéra di Parigi e al Teatro di Lione, e in Italia sarebbe morto ottuagenario.

Nessuna delle sue decorazioni originali è rimasta: ma, nonostante i rimaneggiamenti, le decorazioni nella chiesa di S. Bruno sono raro esempio di decorazione barocca lombarda al di là delle Alpi.

Fonti e Bibl.: La fonte principale, non indicata dal Thieme-Becker, si trova a Bordeaux, Bibliothèque Municipale, ms. 712: M.-V.-A. Laboubée [1757-1812], Notes recueillies pour la Bibliothèque historique de la Guyenne…,II, ff. 197 s.; cfr. inoltre P. Zani, Encicl. metodica… delle belle arti, I, 3, Parma 1820, p. 231; Ch. Marionneau, Les Salons bordelais… (1771-1787), Bordeaux 1884, pp. 119 s.; Ch. Braquehaye, Les peintres de l'Hôtel de ville de Bordeaux…, in Réunion des Soc. des Beaux-Arts des départ.,XXV(1901), pp. 598 s., 601,629, 632; XXVI(1902), p. 562; L. Deshairs, Bordeaux, architecture et décoration au XVIIIe sìècle, Paris 1907, tav. 17; p. Courteault, Bordeaux, cité classique, Paris 1932, p. 183; R.Mesuret, Les Premiers décorateurs du grand théâtre de Bordeaux, in Bull. de la Soc. de l'histoire de l'art francais,1940, pp. 151-170 (art. fondam. con ampia bibl.); Abbé P. Brun, Les églises de Bordeaux. Bordeaux 1953, pp. 98-106; X. Védère, Le Palais de la Bourse à Bordeaux, Bordeaux 1955. pp. 92 s.; U. Thieme-F. Becker, KünstlerLexikon, III, p. 408.

Vedi anche
affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura). abside architettura   ● Struttura architettonica a pianta semicircolare, sulla quale si imposta una volta a calotta semisferica (catino), utilizzata come motivo di articolazione spaziale interna ed esterna di un ambiente (talora con funzione di contrafforte); può presentarsi anche con andamento poligonale, ... Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. prospettiva Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie bidimensionale. arte Nella storia delle arti figurative il termine prospettiva viene usato in modo ...
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