Uomo di stato greco di origine istriana (Corfù 1776 - Nauplia 1831); dal momento della nomina a segretario di stato delle Isole Ionie (1803), dedicò tutto sé stesso alla ricostruzione politica della nazione greca, appoggiandosi interamente alla Russia. Entrato al servizio dello zar Alessandro I (1809), ebbe parte importante nelle trattative del congresso di Vienna e anche a lui si deve se la Francia ebbe condizioni non onerose. Divenuto segretario agli Esteri per la questione d'Oriente, rimase in rapporto con le eterie e quindi, sostenuto dall'alleanza anglo-franco-russa (6 luglio 1827) contro la Turchia, mentre le truppe delle Potenze intervenivano contro i Turchi, nel genn. 1828 assunse le funzioni di presidente del governo greco, con sede a Nauplia. Quando la conferenza di Londra (3 febbr. 1830) stabilì che la corona venisse affidata al principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo, il C. si oppose ottenendo la rinuncia di Leopoldo al trono. Contro di lui, accusato di aspirare alla corona d'intesa con la Russia, si schierarono i Maurocordato, i Kunduriòtis, i Kolèttis, i Miaùlis che iniziarono una vera e propria guerra civile, presto domata, ma che portò comunque all'uccisione del C., ad opera di due membri della famiglia Mauromichàlis.