ANTONI, Giovanni Antonio de' (degli)
Fu il più noto ed attivo di una famiglia di tipografi editori e librai milanesi in attività dal 1554 al 1611. Figlio di un omonimo Giovanni Antonio, per distinguersi dal padre si faceva chiamare anche semplicemente Antonio e nelle sue edizioni compare talora come "Antonius Antonianus".
Purtroppo quasi nessuna notizia biografica possediamo sugli Antoni. Abitavano nella parrocchia di S. Michele al Gallo, nel centro di Milano e quivi probabilmente avevano la bottega di librai. Dell'A. ci resta una supplica al governatore per ottenere il pagamento di una certa quantità di libri da parte del podestà di Varese Giovanni Pacecho e un ulteriore ricorso dell'8 luglio 1570 perché il credito non gli era stato ancora pagato. Altra volta per ottenere il pagamento di un credito di 120 lire imperiali per libri venduti a Guglielmo Pusterla, appaltatore della gabella del sale, lo stesso A. si fa costituire in data 27 apr. 1574 suo procuratore a riscuotere la gabella sino all'esaurimento del credito.
L'A. morì verso la fine del secolo; ne continuò l'attività il figlio e "successore" Giacomo: ma per breve tempo, perché dopo il 1611 non si ha notizia di altre edizioni degli Antoni. Il numero preciso delle opere edite non è noto: se ne rintracciano un centinaio circa, la maggior parte delle quali stampate per conto degli Antoni da altri tipografi.
L'A. esordì come stampatore nel 1554 con l'editio princeps del Pecorone di Ser Giovanni Fiorentino; in seguito lavorarono per lui a Milano i fratelli Da Meda, Alessandro Da Ponte, Graziadeo Ferioli, Francesco Paganello, a Pavia Andrea Viani e a Bergamo Comino Ventura, che in queste edizioni usarono la marca tipografica degli Antoni, cioè un grifone alato con varie ornamentazioni, sormontato alle volte da motti.
L'A. stampò e fece stampare in prevalenza opere letterarie, come le Lettere giovanili del Bembo (1558), le Satire dell'Ariosto (1558), il Galateo di G. Della Casa (1559), le Novelle del Bandello (1560), la Gerusalemme conquistata di T. Tasso (1594); opere storiche, come Delle cose della Republica di Genova di U.Foglietta (1575) e il De Gallorum Cisalpinorum antiquitate ac origine di G. Merula (1592); opere giuridiche, come gli Ordines a Senatu mediolanensi nuper editi (1562), i Canones et Decreta Concilii Tridentini (1564),i Tractatus ad criminales causas pertinentes di B. Tegio (1564), le Leges novae Reipublicae Genuensis (1576) e molte altre.
Fu anche editore di opere musicali: a Venezia pei tipi di Alessandro Gardano e a Brescia per quelli di Vincenzo Sabbio. Anzi, in una edizione del 1580 (Li otto Magnificat / a cinque voci a dui chori / del Reverendo Messer Michele Varotto / con una Messa et un Magnificat / a diece voci in dialogo / Venetiis, Apud Antonium de Antoniis, MDLXXX) figura addirittura come stampatore in proprio: neanche delle edizioni musicali si ha tuttavia un catalogo completo.
Bibl. : G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 2, Brescia 1753, pp. 854 s.; N. F. Haym, Biblioteca Italiana, ossia notizia de' libri rari italiani, tomi 2, Milano 1771-73, passim; P.A. Tosi, Fac-simili di alcune imprese di stampatori italiani dei sec. XV e XVI, Milano 1838, tav. XXV; E. Motta, Per la storia della tipografia milanese degli Antoni, in Briciole bibliografiche, Como 1893, pp. 22-24 (contiene anche un elenco parziale di edizioni degli Antoni); Per la storia del libro in Italia nei sec. XV e XVI, Notizie raccolte a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, Firenze-Venezia-Roma 1900, p. 50; G. Fumagalli, Lexicon typographicum Italiae, Florence 1905, p. 219; F. Ascarelli, La tipografia cinquecentina italiana, Firenze 1953, p. 82; C. Santoro, L'arte della stampa a Milano nel XVI secolo, in Storia di Milano, X, Milano 1957, p. 875; Short-Title Catalogue of Books printed in Italy and of italian Books printed in other Countries from 1465 to 1600 now in the British Museum, London 1958, p. 763, dove però sono indicati come personaggi distinti alcuni Antoni che vanno senz'altro ritenuti identici; C. Santoro, Tipografi milanesi del sec. XVI, in Amor Librorum. Studia Bibliographica nec non alia miscellanea Abrahamo Horodisch sexagenario oblata, Zürich-Amsterdam 1958, pp. 43-58; M. Donà, La stampa musicale a Milano fino all'anno 1700, Firenze 1961.