KRAMER, Giovanni Antonio de
Chimico italiano, nato a Milano il 21 luglio 1806, morto a Tremezzo il 25 settembre 1853. Allievo dell'Accademia di Ginevra e poi del laboratorio chimico del Collège de France, fu a soli 22 anni incaricato delle lezioni di chimica pratica all'istituto di A.-É.-P. Laugier a Parigi, dove pubblicò il suo primo lavoro scientifico: Tableaux synoptiques ou abrégé des caractères chimiques des bases salifiables (1828). Tornato a Milano, si dedicò all'insegnamento e nel 1832 aprì un laboratorio di chimica dove ebbe valorosi allievi. Per incarico del governo, di enti pubblici e di privati svolse numerosi studî: sull'illuminazione a gas; sulla disinfezione delle materie fecali; sulla convenienza d'introdurre in Lombardia la coltura della barbabietola da zucchero; sull'introduzione dei termosifoni Perkins; per scoprire nel sangue e nell'orina le combinazioni minerali somministrate per bocca (1842, encomiato dall'Istituto di Francia). Fu membro dell'Istituto lombardo di scienze, lettere e arti, del Collegio dei conservatori del civico museo di Milano, ecc. La fama di chimico di alto valore derivò al K. soprattutto dalla cattedra tenuta, dal 1844 alla morte, nella scuola di chimica presso la Cassa d'incoraggiamento d'arti e mestieri di Milano.