MANARA, Giovanni Antonio
Nacque a Venezia, presumibilmente nel 1627. Tra le poche fonti che oggi ci consentono di ricostruire la biografia e la carriera artistica del M. figurano la Cronologia e il Catalogo degli aggregati dell'Accademia filarmonica di Bologna (da attribuirsi al musicista dilettante O. Penna), secondo cui il M. vestì l'abito domenicano nella città natale per poi essere trasferito a Bologna, ove compì gli studi e divenne lettore e predicatore; fu "uomo di gran sapere", oltre che "religioso di tutta integrità" (Cronologia, p. 33). Nella città emiliana "nel fiore de' suoi più teneri anni s'invaghì della musica, con la coltura poi del suo vivace spirito divenne anche in essa erudito, ed eloquente, in maniera tale che si rese eccellente, e ben fondato compositore" (ibid.). Dal 1651 fu organista in S. Domenico; ebbe inoltre molti allievi, "parte a titolo di carità" (ibid., p. 35).
Il M. fu tra i primi membri dell'Accademia filarmonica di Bologna, nella cui classe dei compositori venne aggregato l'anno della fondazione (1666) grazie a un Dixit Dominus concertato in mi minore a due cori, archi e continuo; secondo la Cronologia, nel 1667 venne eletto principe (nel 1668, per la Serie cronologica di G.B. Martini), e l'anno successivo primo consigliere. Come riportano i Verbali delle sessioni tenute dalla Accademia Filarmonica, "sotto il suo principato si fece la festa in S. Domenico con gran applauso" (p. 128).
Dopo la partenza da Bologna di M. Cazzati, nell'agosto 1671 il M. concorse senza successo al posto di maestro di cappella nella Confraternita del Rosario (istituita nel 1576 presso la chiesa bolognese di S. Domenico). G.B. Vitali, che risultò vincitore nel ballottaggio con L. Perti, rimase in carica per tre soli anni; resosi ancora vacante il posto, il M. partecipò al nuovo concorso ancora con esito negativo.
Secondo gli Scrittori di musica di Martini, nel febbraio 1660 il M. aveva curato "l'invenzion della machina fatta nelli funerali per la morte del p. m. Guglielmo Fochi inquisitore generale di Bologna [(], siccome la messa solenne da morto in musica" (p. 543); inoltre, per conto dell'inquisitore generale nel 1681 approvò la stampa dei Ragionamenti musicali del canonico A. Berardi.
Il M. morì a Bologna il 19 ag. 1685 e fu sepolto nel chiostro del convento; il 1( settembre l'Accademia filarmonica ne celebrò il suffragio nella chiesa di S. Giovanni in Monte.
Tra le poche composizioni del M. oggi conosciute, figura lo "scherzo drammatico per musica" Amore maestro d'inganni, o sia La finta inferma (Modena 1682, teatro Ducale), conservato manoscritto nella Biblioteca Estense e universitaria di Modena (Mus., F.677); secondo L. Allacci e C. Ricci, nell'anno di composizione venne inoltre eseguito nel teatro della Sala di Bologna, e nel 1703 a Rovigo. In una lettera del 20 apr. 1862, conservata nel Civico Museo bibliografico musicale di Bologna, il bibliotecario estense A. Catelani riferisce a G. Gaspari del manoscritto definendolo "autografo". Del M. si ricordano anche, attraverso i soli libretti superstiti, gli oratorii La decollatione di s. Giovanni Battista (Bologna 1665, oratorio di S. Giovanni Battista de' Fiorentini), La vera scorta al cielo appresa dai documenti della morte (ibid. 1665, oratorio di S. Domenico, e 1671, in casa di G. Zaghi), La conversione di s. Agostino (libretto di G. Vitalini; ibid. 1672, Compagnia di S. Maria della Centura), e Il cuore umano a l'incanto (libretto di mons. P.M. Petrucci, Venezia 1685).
Dell'attività compositiva del M. ci danno notizia, inoltre, la Cronologia e il Catalogo degli aggregati, in cui sono elencati alcuni pezzi di cui non si conserva altrimenti memoria: oltre a un inno (1670, S. Domenico), una sinfonia (1671, S. Giovanni in Monte), un Magnificat (1672, S. Salvatore) e un Laudate Dominum (1673, S. Martino maggiore) realizzati per le celebrazioni annuali di S. Antonio, protettore del sodalizio bolognese, anche molte altre opere rimaste manoscritte ("motetti, sinfonie, salmi"), di cui l'estensore tralascia di "farne distinta menzione, bastando solo la fama di questo soggetto sparsa per tutta l'Italia" (Cronologia, p. 35). Musiche del M. vennero inoltre eseguite in occasione dell'ufficio funebre del violinista C.M. Alberti, celebrato il 27 nov. 1673 nella chiesa bolognese di S. Benedetto.
Fonti e Bibl.: Bologna, Bibl. dell'Accademia filarmonica, Mss., I/1: G.B. Martini, Notizie sopra l'Accademia dei Filarmonici, I, Catalogo degli aggregati(; II, n. 35, Offizio e messa fatta celebrare da' Filarmonici; I/3: O. Penna, Cronologia, o sia Istoria generale di questa Accademia, 1786, I, pp. 33-35; II/1: N. 1. Verbali delle sessioni tenute dalla Accademia filarmonica di Bologna dalli 5 genn. 1673 alli 19 apr. 1691, p. 128; Ibid., Chiesa di S. Domenico, Arch. storico, III.73090: Nota delli padri, e frati nostri morti nel convento di Bologna, p. 30 n. 263; Ibid., Biblioteca del Civico Museo bibliografico musicale, I.60: G.B. Martini, Scrittori di musica. Notizie storiche, e loro opere, II, p. 543; A. Bianchini, Sentimenti dogliosi di Felsina ne' funerali celebrati per la morte del rev. p. Guglielmo Fochi maestro di s. teologia, et inquisitore generale di Bologna, Bologna 1660, pp. b1, b4; L. Allacci, Drammaturgia, Venezia 1755, col. 70; G.B. Martini, Serie cronologica de' principi dell'Acc. de' filarmonici di Bologna, in Id., Diario bolognese dell'anno 1776, Bologna 1776, p. 4; C. Ricci, I teatri di Bologna nei secoli XVII e XVIII, Bologna 1888, pp. 339, 353; Catal. delle opere musicali. Città di Modena, Biblioteca Estense, a cura di P. Lodi, Parma 1923, p. 128; G. Gaspari, Catal. della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, V, Catal. dei libretti d'opera in musica, a cura di U. Sesini, Bologna 1943, p. 279; V. Alce, La cappella musicale del Rosario in S. Domenico di Bologna, in Strenna storica bolognese, 1973, n. 23, p. 20; A. Chiarelli, I codici di musica della raccolta estense, Firenze 1987, pp. 152 n. 656, 160 n. 697, 165 n. 723; L. Callegari Hill, L'Accademia filarmonica di Bologna, 1666-1800, Bologna 1991, p. 93; O. Gambassi, L'Accademia filarmonica di Bologna. Fondazione, statuti e aggregazioni, Firenze 1992, pp. 282 s., 300; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, V, p. 422; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, VI, p. 291; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, II, p. 20; C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800, nn. 6551, 6974, 7282, 24628, 24629.