AICCARDO, Giovanni Battista
Tipografo palermitano, iniziò la sua attività editoriale a Palermo nel 1696, insieme con un Tommaso Aiccardo, forse il padre o il fratello; l'anno dopo era già solo. Stampatore del Real Convento di S. Domenico, esercitò la sua arte per lungo tempo, stampando bolle pontificie, editti, poesie popolari, ecc. Nel 1713 si associò col tipografo Antonio Epiro, ritornando però a lavorare da solo nel 1714. Il periodo più intenso della sua attività va dal 1717 a1 1728. In questi anni l'A. stampò, in accurate edizioni, varie opere dì carattere erudito, fra cui la raccolta dei Parlamenti del Regno di Sicilia di Antonino Mongitore nel 1717 e i Monumenta historica Sacrae Domus Mansionis SS. Trinitatis dello stesso Mongitore nel 1721. Dopo il 1728, pur continuando a lavorare intensamente, non pubblicò più opere di pregio scientifico. Morì verso il 1740: da quest anno infatti la ditta prese il nome di "Stamperia della Divina Provvidenza, presso l'erede d'Aiccardo".
Gli eredi dell'A. continuarono a svolgere un'intensa attività editoriale fino al 1768; nel 1750 avevano stampato una sacra rappresentazione di Filippo Orioles, Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo, che ebbe moltissime rappresentazioni ed innumerevoli ristampe, e nel 1762 la prima edizione della Fata galanti di Giovanni Meli. Ebbe anche molta fortuna l'edizione della prime. antologia poetica pubblicata (1766) in Sicilia, Rime nuovamente scelte, a cura di P. Cammarata.
Bibl.: N. D. Evola, Ricerche storiche sulla tipografia siciliana, Firenze 1940. pp. 102-105.