ALBRIZZI, Giovanni Battista
Figlio di Girolamo e fratello di Almorò, fu anch'egli stampatore ed editore in Venezia, dove nacque il 29 dic. 1698 e svolse attività particolarmente nel ventennio 1730-50. Tra i più caratteristici progenitori del giornalismo moderno, pubblicò dapprima, dal 1729 al 1738, il settimanale Novelle della Repubblica delle Lettere,che dal 1733 assunse iltitolo di Novelle della Repubblica Letteraria (poi proseguito sino al 1762 dal tipografo-editore D. Occhi): una specie di bollettino bibliografico, con brevi articoli recensivi, di cui fu redattore per breve tempo il p. A. Calogerà. Alla fine del 1740 ottenne dai Riformatori dello Studio di Padova il privilegio di stampare i un giornale contenente notizie politiche e militari, estratto dalle Gazzette di Francfort, Leyde, Mantova ed altre: fu Il Nuovo Postiglione (dal 1741), riguardante, soprattutto, cronaca politica e fatti militari, poi condotto innanzi da altri sino al 1816. L'A. fu anche l'estensore dell'anonima guida di Venezia Il Forestiero illuminato ... (Venezia 1740, con settantadue tavole, di cui alcune incise da F. Zucchi), a cui arrise la fortuna di un grande smercio e di replicate edizioni per tutto il secolo. Ma l'A. seppe, soprattutto, dare grandissimo impulso al-l'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome ad una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: il Piazzetta, gli Zanetti, il Pitteri, il Bartolozzi. Vanno ricordate le Opere del Bossuet (1736-57), illustrate dal Piazzetta e da G. B. Tiepolo, e la Gerusalemme Liberata (1745),con disegni del Piazzetta, di cui l'A. pubblicò ancora, nel 1760, gli Studi di Pittura incisi su quarantotto tavole. Notevoli, poi, i due volumi degli Zanetti (con disegni anche del Piazzetta) Delle antiche statue greche e romane possedute dalla Repubblica (1740-43), l'opera del Salmon su Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo (1736-48), con numerose tavole, e le Gemme antiche di A.M. Zanetti (1750).
L'A. morì il 20 marzo 1777.
Il nostro A. non va confuso con l'omonimo nipote, figlio di Angelo, anch'egli tipografo-editore, e per giunta erede dei privilegi del nonno. G.B. A. iunior riprese, tra il 1798 e il1806, la stampa de Il Nuovo Postiglione, avvalendosi del privilegio familiare, poi perduto nel 1811 a seguito di una contestazione giudiziaria.
Bibl.: G.Melzi, Diz. di opere anonime e pseudonime..., I, Milano 1848, pp. 424-425; E. Pastorello, Bibliografia stor.-analitica dell'arte della stampa in Venezia, Venezia 1933, nn. 1115-1117; R. Saccardo, La stampa periodica veneziana..., Padova 1942, pp. 34-35, 39-46. Per le edizioni dell'A.: A. Bertarelii, I libri illustrati a Venezia nei secc. XVII e XVIII, in Riv. d. Biblioteche e d. Archivi, XIV (1903), p. 37; G. Morazzoni, Il libro illustrato veneziano del Settecento, Milano 1943, pp. 117-132; Il libro illustrato nel Settecento a Venezia, a cura di T. Gasparrini LeDorace, Venezia-Milano 1955, cfr. Indice dei tipografi; J. Schlosser-Magnino, La letteratura artistica, Firenze 1956, pp. 549, 561, 563.