ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista letteraria Trifalco (1920-21). Fu condirettore (1923) del quotidiano La Scure di Piacenza, e dal 1928 al 1934 dell'Italia letteraria. Collaboratore dal 1932 del Corriere della sera, ora è incaricato di corsi di lingua e letteratura italiane per stranieri presso il liceo italiano di Parigi.
Tutta l'opera dell'A., che si ricollega agli esempî degli scrittori "frammentisti" e della Ronda e in certo modo compendia la poetica dei cosiddetti "saggisti", aspira alla creazione di un'"aura poetica", cioè a un'animazione tra sensuale e patetica delle cose della natura; a una trasfigurazione in "miti e fantasie" delle impressioni e dei ricordi. E insieme aspira alla creazione di una prosa "evocativa", cioè di una prosa che non tanto definisca per narrazione o drammatizzi per azione, quanto suggerisca per lirico rapporto di immagini e figure; e che il dialogo, le descrizioni, e simili, riassorba in una sorta di monologo o soliloquio, studioso del ritmo e del numero ma tuttavia di tono medio, pacato. Aspirazione che, se in alcune pagine dei suoi libri (La terra e l'avvenire, Piacenza 1923; Il giorno del giudizio, Torino 1927; Ritratto del mio paese, Milano 1929; Il buon veliero, Lanciano 1930; Amici di strada, ivi 1935; Il generale in esilio, Firenze 1938) si traduce in vaghi idillî e poemetti in prosa; in altre, però, rivela un eccesso di letteratura e d'intellettualismo.
Altri scritti dell'A.: Scrittori d'Europa (Milano 1928), Servizio di guardia (Lanciano 1932), raccolte di articoli di valore più che altro polemico; L'Furopa d'oggi (ivi 1933); e una scelta e traduzione dell'epistolario del Flaubert (ivi 1931).
Bibl.: G. de Robertis, in Pègaso, settembre 1929; G. Ravegnani, I contemporanei, Torino 1930, p. 263 segg.; s. 2ª, Modena 1936, p. 219 segg. Per altra bibl., A. Galletti, Il Novecento, Milano 1935.