AUDIFFREDI, Giovanni Battista
Nacque il 2 febbr. 1714 a Saorgio, da Giovanni Battista, di antica e nobile famiglia del ramo nizzardo dei consignori di Faucon, e da Margherita Bottone.
Nel 1730 vesti l'abito domenicano e fu aggregato al convento di S. Caterina a "Formello" in Napoli, che apparteneva alla provincia lombarda. In quella occasione cambiò il suo nome di Giulio Cesare con quello di Giovanni Battista. D'ingegno vivace, ebbe una grande attitudine, oltre che alle discipline sacre, alle lingue latina, greca ed ebraica. Compiuti i suoi studi in Bologna, insegnò in vari conventi della Lombardia. Nel 1749, essendo reggente del convento di S. Giovanni di Piacenza, divenne maestro di teologia. Il 28 aprile dello stesso anno, con voti unanimi, fu chiamato come secondo bibliotecario alla Casanatense di Roma, appartenente all'Ordine domenicano, la quale costituiva uno dei centri intellettuali più famosi del tempo. Dieci anni dopo, nel 1759, fu nominato prefetto, carica che conservò fino alla morte, avvenuta il 4 luglio 1794.
Sotto la direzione dell'A., la biblioteca Casanatense attraversò un periodo di vero splendore: al fondo primitivo dei 25.000volumi lasciati per testamento dal fondatore della biblioteca, il cardinale Girolamo Casanate, all'Ordine domenicano, l'A. aggiunse migliaia di volumi raccolti in tutta Europa, ma specialmente a Venezia e Roma, che erano i grandi centri librari italiani del tempo. Uomo di vastissima cultura antica e modema, volle associare la biblioteca alle grandi raccolte storiche dei Muratori., del Rainaldi, dell'Ughelli; provvide all'acquisto di numerosi manoscritti, una buona parte dei quali costituisce il ricco fondo greco e orientale; risale in gran parte al tempo dell'A. la cospicua collezione di incunabuli che la biblioteca possiede. Sono note le pubblicazioni di lui, ancora oggi citate, sulle edizioni romane e su quelle italiane del sec. XV. La prima, Catalogus historico-criticus Romanarum editionum saeculi XV, fu pubblicata in Roma presso i Pagliarini nel 1783;la seconda, Specimen historico-criticum editionum Italicarum saeculi XV, uscì undici anni più tardi, ed abbraccia le edizioni pubblicate in ventisei luoghi d'Italia, in ordine alfabetico dall'A alla G, essendo rimasta incompleta per la morte dell'autore. Pregevole è anche il fondo di stampe e di incisioni raccolte sotto la sua guida, e ugualmente notevole è quello di opere del '500, del '600 e del '700.
La direzione di un tale bibliotecario fu provvidenziale alla Casanatense, che diventò apprezzata meta di studiosi e attrasse anche, per la fama dell'A., buon numero di doni e di offerte di libri in vendita. Molte case religiose cedettero alla biblioteca preziose raccolte di codici e di edizioni rare; nel 1790 fu acquistata buona parte della biblioteca Saliceti; acquisti notevoli di quel periodo furono pure una monumentale Bibbia miniata del sec. XV in 7 voll., con legature originali in legno e cuoio e borchie metawche, e otto corali, anch'essi miniati, del sec. XV. Nel 1792 ebbe per testamento dal cardinale Garampi il prezioso dono di dodici volumi manoscritti dell'abate Terribilini sulle Chiese di Roma.
Il sec. XVIII che costituisce, unítamente al XVII, il secolo d'oro dei bibliografi "potrebbe dirsi sicuramente non averne dato alcuno superiore all'Audiffredi" (Cianelli). È da ricordare, oltre ai due cataloghi sopra citati, il catalogo alfabetico ragionato di tutti i volumi stampati della biblioteca Casanatense: opera di gran mole (5voll. in folio), degna di affiancare l'Index universalis del Giustiniani o il Mare Magnum del Marucelli o l'Orbis literarius universus del Savonarola, e che, benché interrotta dalla morte dell'autore al quinto volume (A-Leodegarius), costituisce un monumento di storia letteraria e di scienza bibliografica. Dalla ricca prefazione, dalle note erudite, dall'illustrazione bibliografica, storica e letteraria di autori e opere citate nel catalogo, la cultura dell'A. appare vastissima, perché il perfetto bibliotecarío, auora, non era solo il dotto umanista che la pratica dei libri rendeva un abile catalogatore, ma doveva essere insieme esperto nelle lingue orientali e nella teologia, conoscitore della filosofia, dell'arte, dell'archeologia e del pensiero scientifico. Tale fuappunto l'A., oltre che valente umanìsta, anche botanico, matematico, astronomo.
Corrispondente di eruditi del tempo quali il Morelli, il Bandini, il Beltramelli; Benedetto XIV, Clemente XIII, Clemente XIV e Pio VI lo ebbero carissimo. Anzi Pio VI, che conosceva la sua valentia di esperto naturalista, lo incaricò di fare alcune ricogruzioni mineralogiche nelle cave di allume della Tolfa. L'A. intraprese anche un catalogo, rimasto incompiuto, di moltissimi reperti di storia naturale da lui acquistati per il museo della biblioteca. Come numismatico iniziò e condusse a termine il catalogo delle medaglie dello stesso museo, che però rimase manoscritto, e diede alle stampe una erudita descrizione di una moneta d'oro di Gneo Domizio Enobarbo da lui stesso acquistata.
Appassionato di astronomia fondò, con scarsissimi mezzi, un gabinetto astronomico in una loggia del convento della Minerva, che gli servì per le sue osservazioni ed esperienze. Nel 1778 disegnò ed eresse nel palazzo di Francesco Caetani, duca di Sermoneta, una specola, ben presto molto apprezzata, che egli stesso descrisse in tre articoli pubblicati nella Antologia Romana. Vanno ricordate, infine, numerose opere dell'A. di carattere astronomico, tratte dalle sue osservazioni sul passaggio di Mercurio (1753 e 1756), di Venere (1761),sulle eclissi e i moti della luna (1754 e 1755), sulla parallassi solare (1765) e sulla teoria delle comete.
Opere: Mercurius in sole visus observatio habita Romae in aedibus PP. S. Mariae super Minervan die VI Maii MDCCLIII [Romae 1753]; Phoenomena caelestia observata Romae, Romae 1754; Otia astronomica,ibid. 1755; Novissimus Mercurii transitus sub sole observatus Romae, ibid. 1756; Passaggio di Venere avanti al sole osservato in Roma nel Convento della Minerva il giorno 6 di giugno 1761, s.l. né d.; Transitus Veneris ante solem observati Romae apud pp. S. Mariae super Minervam die VI Iunii 1761. Expositio historico-astronomica. Accedit: Descriptio aurei nummi Cnaei Domitii Ahenobarbi, Romae 1762; Investigatio parallaxis solaris ex selectis alíquot observationibus transitus Veneris ante solom, qui accidit die VI Iunii 1761..., ibid : 1765 (sotto il nome anagrammatico di Dadeii Ruffi); De solis parallaxi ad V. Cl. Grandjean de Fouchy Commentarius, ibid. 1766; Dimostrazione della teoria della Cometa dell'anno 1769, annunziata nel "Diario Ordinario di Roma", Roma 1770; Astronomia [Tre articoli concernenti la Meridiana e, la Specola del Signor Duca di Sermoneta, ideata ed eseguita dal P. Audiffredi], in Antologia Romana, Roma, luglio 1778, n. I, pp. 1-3; n. II, pp. 9-12; n. III, p. 17-21; [Due] Lettere tipografiche dell'Abate Nicola Ugolini Folignate [l'autore è però G. B. Audiffredi] al P. Francesco Saverio Laire, autore del "Saggio Istorico della Romana Tipografia del secolo XV", Magonza [ma Roma] 1778; Saggio di osserv. di Giulio Cesare Bottone da Monte Toraggio [l'autore è G. B. Audiffredi] sopra il discorso premesso all'"Ordine della vita cristiana" del B. Simone da Cascia, stampato in Torino l'anno 1779, nel quale sipretende provare che la massima parte delle opere che vanno sotto il nome di Domenico Cavalca da Vico Pisano siano del detto Beato, e confutazione di un tale divisamento, Cosmopoli 1780; Astronomia [Due articoli concernenti l'osservazione del passaggio di Mercurio sotto il sole seguito nel novembre 1756], in Antologia Romana, Roma, agosto 1789, n. V, pp. 33 s.; n. VI, pp. 41-44; Catalogus historico-criticus Romanarum editionum saeculi XV, Romae 1783; Specimen historico-criticum editionum Italicarum saeculi XV. Aecedunt indices quatuor locupletissimi, ibid. 1794; Bibliothecae Casanatensis Catalogus librorum typis impressorum, ibid. 1761-90, 5 voll. in folio.
Bibl.: P. N. Cianelli, Lettera del 24 novembre 1794 al Signor Abate Domenico Moreni intorno alla vita e alle opere del P. A., in Giorn. de' Letterati, Pisa 1795, pp. 185-208; F. M. Renazzi, Storia dell'Università degli Studi di Roma, IV, Roma 1806, p. 300; E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, VI, Venezia 1838, pp. 92-94; J. B. Toselli, Biographie niçoise, I, Nice 1860, pp. 57-59; A. Guglielmotti, Catalogo dei bibliotecari, cattedratici e teologi della Biblioteca Casanatense, Roma 1860, p. 10; Roma, Convento dei domenicani, T.Masetti, Memorie istoriche della Biblioteca Casanatense, ms. 1888; G. Bresciano, Ad catalogum historico-criticum Romanarum editionum saec. XV (LI. B. Audiffredo auctore) supplementum, in Revue des Bibliothèques, VI(1896), pp. 289-304, 337-353; Il Rosario, Memorie domenicane, Roma 1911, p. 447; G. Boffito-P. Niccolari, Bibliogr. dell'aria, in Bibliofilia, XIX(1917-18), p. 159 n. 16; O. F. Tencajoli, Il nizzardo G.B.A. astronomo e bibliotecario in Roma, Roma1930, pp. 1-23; C. Frati, Diz. bio-bibl. dei bibliotecari e bibliofili ital., Firenze 1934, p. 37; G. Fumagalli, Bibliografia, Milano 1935, p. 126; L. De Gregori, La R. Biblioteca Casanatense, in Le onoranze a s. Caterina da Siena nella R. Bibl. Casanatense, Roma 1940, pp. 13-16; M. Parenti, Aggiunte al Diz. bio-bibliogr. dei bibliotecari e bibliofili ital. di C. Frati, I, Firenze1957, p. 51; I. Taurisano, P. G. B. A., il più illustre prefetto della Casanatense, in Almanacco dei bibliotecari ital., Roma 1958, pp. 86-90; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., V, col. 310.