BIBOLINI, Giovanni Battista
Nato a Lerici (La Spezia) il 12sett. 1875, da Pietro e da Maria Niccolini, si laureò nel 1898 in ingegneria navale e meccanica presso l'università di Genova. Dopo essere stato progettista nei cantieri navali di Taranto, passò alle dipendenze della ditta francese Foltzer - alla quale concesse un suo brevetto per il recupero dell'olio minerale in motori marini - per iniziare più tardi un'attività di libero armamento, acquistando alcuni vapori da carico secco per il trasporto in esclusiva del minerale necessario alla società metallurgica di Lerici La Pertusola.
La prima guerra mondiale consentì al B. di ampliare le sue attività fondando un importante cantiere di riparazione, demolizione e trasformazione di unità navali anche di notevole tonnellaggio. Nell'immediato dopoguerra affrontò l'attività politica, convinto che solo un'indirizzo "nazionale" poteva risolvere i gravi problemi dell'economia italiana, e, in modo particolare della città della Spezia, che allora risentiva della crisi di riconversione delle industrie meccaniche e cantieristiche. Nel 1920il B. fu eletto unico rappresentante dei Fasci di combattimento al Consiglio provinciale di Genova; membro, l'anno seguente, della Deputazione provinciale genovese, passò a rappresentare il mandamento di Lerici nella provincia della Spezia, costituita nel settembre 1923. Nel 1929 fu eletto deputato per la XXVIII legislatura, e fu membro della giunta del Bilancio; rieletto nella successiva (1934), partecipò anche alla nuova Camera dei fasci e delle corporazioni (1939) in qualità di membro della Corporazione del mare e dell'aria e della Confederazione nazionale dell'industria. Il 5 genn. 1942 fu nominato senatore.
Il centro degli interessi e dell'attività del B. è però nell'ambito della provincia spezzina, al cui sviluppo dedicò notevoli energie e che resse come preside dal 1932 al 1935, quando rinunciò alla carica per incompatibilità parlamentare e per l'assunzione di altri incarichi. Quando egli, nel 1935, divenne vice-presidente del Consiglio provinciale dell'economia corporativa, l'economia spezzina, fondata prevalentemente sull'attività cantieristica e sulla trasformazione e lavorazione delle materie prime, risentiva delle conseguenze dirette della crisi mondiale e delle prime avvisaglie di un indirizzo politico restrittivo e autarchico. Il B. si adoperò affinché la Cerpelli, società specializzata nel produrre motori e macchine utensili fosse rilevata e garantita dallo Stato attraverso l'I.R.I.
L'intensa attività pubblica (il B., dal 1930 al 1943, ebbe la presidenza di varie associazioni assistenziali, turistiche e sportive) non gli impedì di incrementare la propria industria armatoriale, arrivando ad armare sei vapori a carico secco, specializzati nel trasporto del carbone, alcuni di discreto tonnellaggio (12.000t). Attraversato, non senza difficoltà, il periodo immediatamente seguente la fine del conflitto (corse il pericolo di essere fucilato), il B. nel 1951 aveva già ricostruito il suo armamento, attraverso il tempestivo acquisto di navi da trasporto statunitensi. In quello stesso anno impostò un programma di varo e armamento di quattordici grandi navi da trasporto, che non vide terminato. Morì, infatti, a Lerici il 18 sett. 1955.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di La Spezia,Prefettura-Gabinetto, buste 39 e 40 (fascicoli dedicati a ministri, senatori, deputati, consiglieri nazionali); La Spezia, Arch. dell'Amministraz. prov.,Atti del Preside, regg. nn. 14 (1932) 19 (1935),passim; Ibid., Arch. della Camera di comm. della Provincia,Atti del Consiglio provinciale della Economia corporativa, reg. 6 (1933-1935),passim, ma specialmente cc. 252-254, 270, 272, 279-280; reg. n. 7 (1935-1938),passim, ma specialmente cc. 1, 41, 48, 51, 84, 121, 145. 236, 255; reg. n. 8 (1938-1941),passim; reg. n. 9 (1941-1943),passim; Ordinamento e gerarchie d'Italia. Annuario, 8 ediz., Milano 1941, p. 107; Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Annuario 1940-1941, Roma 1941, pp. 76, 612; Corriere della Sera, 19 sett. 1955; Il Messaggero, 19 sett. 1955; Un capitano d'industria: G.B.B., Genova-Castellammare di Stabia 1960.