BREVI, Giovanni Battista
Nacque presumibilmente a Bergamo intorno all'anno 1650.
L'origine bergamasca (e non milanese) di questo compositore, in assenza di sicure documentazioni archivistiche, può essere dedotta da due ragioni: quella recata dal Donati-Petteni, che dice Brevi cognome frequente di molte famiglie bergamasche, e quella offerta dal suo iterprofessionale - documentato dalle stesse opere pubblicate -, che dalla mansione di organista a Bergamo procede alla carica di maestro di cappella in chiese milanesi.
Nel 1679 era da qualche anno organista in S. Maria Maggiore a Bergamo e non maestro di cappella, come avverte il Geddo: le due cariche dovettero, invece, essere esercitate successivamente, tra il 1685 e il 1693, dal B. nel duomo della città (S. Alessandro); se nella dedica ad Alvise Priuli, capitano di Bergamo, delle sue Bizzarie armoniche overo sonate da camera a trè strumenti col suo basso continuo. Libro primo,opera terza, pubblicate a Bologna nel 1691, egli si qualificava "maestro e organista" della cattedrale di Bergamo. Ma di lì a poco passava, con queste stesse cariche, a Milano: nel 1695 nelle chiese di S. Francesco e del Carmine e dal 1699 anche in quella di S. Fedele della Compagnia di Gesù.
Nel 1711 figurava come primo organista nell'elenco degli esecutori orchestrali presenti a Novara in occasione dei festeggiamenti per la traslazione delle reliquie di s. Gaudenzio; mentre nella sua ultima opera, pubblicata a Venezia nel 1725, i dodici Tantum ergo a voce sola. Libro primo,opera nona (con accompagnamento di organo; sei per soprano, quattro per contralto e due per basso), figurava maestro di cappella in "molte insigni chiese" di Milano. Dopo questa data non si hanno altre sue notizie e s'ignora l'anno della sua morte.
Il B. appare musicista interessante, anche se la sua produzione non è stata finora esaminata criticamente. Solo il Torchi accennò che le Sonate a trè del 1693, poc'anzi citate (una silloge di trentasei pezzi costituiti da balletti, correnti, sarabande, gighe, ecc.), s'improntavano allo stile dei migliori compositori del tempo, segnatamente di G. B. Vitali, di G. Legrenzi e di G. B. Bassani. Tuttavia, anche la produzione vocale del B. si distingue nel quadro della musica contemporanea per la nobile e severa espressività degli ariosi e dei recitativi.
Dei suoi primi lavori si ricordano: Il trionfo di S. Antonio di Padoa contro il vizio,la morte e il demonio e Il trionfo della gloria nelle mestizie del Brenno, oratori entrambi apparsi a Bergamo nel 1685. Dal 1691 le sue opere pubblicate, oltre alle citate Bizzarie armoniche... (1693), recano un numero d'opus progressivo: Le forze d'amore. Cantate a voce sola. Libro primo,opera prima, Bologna 1691; Metri sacri. Motetti a voce sola. Libro primo,opera seconda, Venezia 1692; I deliri d'amor divino. Cantate morali a voce sola. Libro primo,opera quinta, Modena 1695 (ristampate a Venezia, 1706); La catena d'oro. [Ventiquattro] Ariette da camera a voce sola. Libro secondo,opera sesta, Modena 1696 e Cantate ed ariette da camera a voce sola. Libro quarto,opera settima, ibid. Sempre nel 1696 il B. figura tra i venti compositori che collaborarono a L'Etna festivo (Milano 1696), spettacolo musicale ("introduzione di ballo") composto per la nascita del figlio primogenito d'Isabella d'Aragona. Dal 1696, infine, la pubblicazione a Milano di vari oratori del B. ci permette d'individuare nel genere sacro la componente costante dell'ultima attività operativa del musicista: L'innocenza patrocinata e difesa dal miracoloso santo di Padoa,nella liberatione di Martino Buglione suo genitore condannato alla morte; I funerali del Redentore (1706); L'innocenza difesa dal gran santo di Padoa nella liberatione del Padre (1708, forse ristampa del precedente oratorio del 1696); Davide al Tibirinto (1709); Concerto di dolori tra il Figliolo e la Madre,la Passione di Gesù e il pianto di Maria (1709) e il Martire di desiderio, ancora in onore di s. Antonio di Padova, rappresentato nel giugno 1717 in S. Francesco di Milano e stampato nello stesso anno. Si ricordano poi, oltre ai dodici Tantum ergo già citati (Venezia 1725), La devotione canora. [Undici] Motetti a voce sola. Libro secondo,opera ottava, Modena 1699 (da non confondersi con una serie di Motetti di un certo Tomaso Brevi stampati a, Lucca nel 1645 da P. Bidelli) e un'opera didattica intitolata Primi elementi di musica per li principianti con alquanti solfeggi facili, Venezia 1699.
Bibl.: L. Torchi, La musica istrumentale inItalia nei secc. XVI,XVII e XVIII, Torino 1901, p. 91; G. Donati-Petteni, L'arte dellamusica in Bergamo, Bergamo 1930, p. 53; Lecappelle musicali di Novara dal sec. XVI a' primordi dell'Ottocento, a cura di V. Fedeli, Milano 1933, p. 30; A. Geddo, Bergamo e la musica, Bergamo 1958, pp. 113 s.; B. Belotti, Storia diBergamo e dei bergamaschi, V, Bergamo 1959, p. 234. Inoltre: E. L. Gerber, Neues historischbiograph. Lexikon der Tonkünstler, II, Leipzig 1812, col. 511; H. Mendel-A. Reissmann, Musikalisches Conversations-Lexikon, II, Berlin 1872, p. 185; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 189; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 246; C. Sartori, Diz. degli editorimusicali italiani, Firenze 1958, pp. 28, 32, 105, 134; G. Gaspari, Catalogo della Bibl. del Liceomusicale di Bologna, Bologna 1961, II, pp. 186, 386; III, pp. 53, 216; IV, p. 95; V, pp. 69, 141; Enc. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 320; La Musica. Enc. storica, parte II, Dizionario, Torino 1968, p. 286.