CONSONI, Giovanni Battista
Figlio di Girolamo, buon organista attivo a Bologna nella prima metà del sec. XVIII. In una nota alla cartella Mss. Mart. 2.33 del catalogo manoscritto dei Liceo musicale dì Bologna, probabilmente del Gaspari, c'è una disquizione poco chiara a proposito della possibile appartenenza del C. alla scuola di G. B. Martini: l'Eitner ne ha dedotto la data di nascita del C. fissandola al 1706, ma erroneamente, giacché i dati che vi si trovano si riferiscono verosimilmente al Martini. Comunque è certo che il C. iniziò lo studio del contrappunto nel novembre 1735, come risulta dal suo quaderno musicale, manoscritto, ora nel Civico Museo bibliogr.musicale di Bologna (Mss. Mart. 2.33). Ordinato sacerdote, si dedicò esclusivamente alla musica sacra. Nel 1758divenne membro dell'Accademia filarmonica di Bologna superando l'esame di ammissione con una composizione polifonica sul versetto alleluiatico Haec est Virgo sapiens.
Fra le sue composizioni, rimaste manoscritte e conservate nel Museo bibliogr.-musicale di Bologna, ricordamo, oltre alle Lezioni di contrappunto: Offertori, graduali, introiti, per l'avvento e la quaresima a 4 voci con organo e senza;otto composizioni sacre fra cui un Confitebor in re maggiore a 3 voci con violini del 1751 e un Domine ad adiuvandum in do minore a 4 voci concertate con strumenti (1758); ventisette pezzi sacri a 4 e 8 voci con e senza organo tra cui le Litanie in la min. a 8 voci piene coll'organo (1751), un Credo in si bem. maggiore a 4 voci e strumenti (1752) e Inexitu in sol minore a 8 voci piene coll'organo (9 maggio 1752); un Domine ad adiuvandum in fa a 4 v. con strumenti "eseguito il dì 8 luglio 1762 alla Funzione de' Filarmonici" e appartenente a un gruppo di quattro composizioni; quindi, in un'antologia di Fughe di diversi celebri autori (Mss. Mart. 1.3), tredici fughe vocali a 3 voci e basso continuo su testi sacri e, in altra antologia, altre dodici fughe vocali a 4 voci e basso continuo sempre su testi sacri. Morì a Bologna dopo il 1762.
Il fratello Giuseppe Antonio fu anche egli organista, compositore e sacerdote: non se ne conosce l'anno di nascita. Studiò con G. B. Martini, presumibilmente dal 1735 al 1742. Nel 1758 ottenne il diploma di accademico della Filarmonica di Bologna presentando all'esame di ammissione l'antifona a 4 voci Ista est speciosa. Agli inizi del 1765 fu eletto principe dell'Accademia. La sua produzione, rimasta manoscritta e conservata nel Museo bibliogr.-musicale di Bologna, tocca solo il genere sacro (fatta eccezione per i numerosi esercizi di contrappunto svolti col Martini: interessanti le correzioni apportate da questo).
Delle sue composizioni ricordiamo le seguenti: Graduali e offertori pe' quattro tempi, per la quaresima e per l'avvento a 4 voci con organo e senza; Introiti diversi a 4 voci col canto fermo, alcuni coll'organo e altri senza (fra questi c'è un Gloria Patri datato novembre 1736, di cui diremo in seguito); un quaderno di Lezioni di contrappunto di me Giuseppe Antonio Consoni incominciando lì 8 febbraio 1740 (contrappunto doppio, canoni, duetti e fughe fine a 4 voci iniziate nell'ottobre 1741); quindici composizioni sacre da 4 e 8 voci con vari organicì strumentali di epoche diverse (1742-63) tra cui: un Domine ad adiuvandum in re maggiore a 4 voci concertato con violini e ripieni (26 genn. 1742), un altro Domine a 4 voci construmenti (20 apr. 1751), Dixit in fa a 4 voci concertate con violini (3 luglio 1751), Beatus vir in sol a 8 voci pieno e strumenti (11 giugno 1751), Laudate Domiunm in la maggiore a 4 voci e strumenti "eseguito nella Festa de' Filarmonici l'anno 1759"e un Osiusti introito in fa maggiore a 4 voci fugato con istrumenti per la Festa de' Filarmonici dell'anno 1763;abbiamo poi una Messa in do maggiore incanto misto nell'uso corale per voci unisone, col basso numerato per l'accompagnamento; sei fugati a 3 voci e basso continuo su testi sacri nell'antologia Fughe di diversi celebri autori (catal.: Mss. Mart. 1.3) e otto fughe vocali a 4 voci e basso continuo sempre su testi sacri.
Il Gloria Patri datato novembre 1736, del quale si è accennato, è stato dichiarato (probabilmente dal Gaspari) falso perché una composizione così elaborata non poteva essere stata scritta a quell'epoca dal C. che risulta aver iniziato le lezioni di contrappunto nel 1740 (di questa indicazione si è fidato erroneamente l'Eitner, che, nel Quellen Lexikon, data al 1740 l'inizio degli studi musicali del C.): ma il corso iniziato nel 1740è un corso superiore e il suddetto Gloria è inserito in un gruppo di composizioni successive ad un precedente corso di contrappunto semplice (fino a quattro parti, con imitazioni non canoniche) e nel cui stile sono scritte (cfr. cat. ms.: Mss. Mart. 2.30:dal foglio 1 a 50, esercizi di contrappunto; da 50 a 76, graduali e offertori, ecc.; da 76 a 88, introiti, ecc. tra i quali il Gloria Patri). Morì a Bologna il 7 marzo 1765.
Fonti e Bibl.: Bologna, Biblioteca del Civico Museo bibliografico-musicale, Mss. Mart. 1-3; 2.30; 2.33; G. Gaspari, Catalogo della bi blioteca del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 60, 183, 207 s., 520; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, I, Suppl., p. 196; R. Eitner, Quellen Lexikon der Musiker, III, p. 32; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 364.