CORNIANI, Giovanni Battista
Nato a Orzinovi (Brescia) il 26 febbraio 1742, morto il 7 novembre 1813. Nella prima gioventù si diede alle lettere e compose, tra l'altro, opere drammatiche di scarso valore; poi si volse allo studio della filosofia, dell'economia e dell'agraria, acquistandosi tanta fama che il governo della repubblica di Venezia gli affidò l'attuazione della riforma monetaria da lui propugnata nelle sue Riflessioni sulle monete. Dopo la caduta della Repubblica veneta, ebbe a Milano importanti uffici nella Repubblica cisalpina e negli altri governi che ne derivarono, finché, da ultimo, fu nominato giudice nella corte d'appello di Brescia. Negli ultimi anni di vita attese alla sua opera più nota, I secoli della letteratura italiana dopo il Risorgimento, in cui dà la biografia dei principali scrittori italiani dal sec. XI al XVIII, esclusi i viventi. Questo lavoro fu aspramente censurato da U. Foscolo, ma non è senza pregio, specialmente per i tempi più vicini all'autore; fu continuato da Stefano Ticozzi e Francesco Predari.
Opere principali: Due discorsi della legislazione relativa all'agricoltura (letti nel 1777 all'Accademia di Brescia e pubblicati dal Custodi, Milano 1804); Principi di filosofia agraria, Idee sulla vegetazione; poi I piaceri dello spirito, Bassano 1790; Riflessioni sulle monete, Verona 1796. La prima ediz. dei Secoli della lett. ital. uscì a Brescia, 1808-1813, in voll. 9, l'ultima a Torino nel 1854-56.
Bibl.: C. Ugoni, Elogio storico di G. B. Corniani, Brescia 1818; G. Rosa, Studi di storia bresciana, Brescia 1886. Il C. stesso ci lasciò una Lettera autobiografica, pubblicata per nozze a Firenze nel 1853.