GIOVANNI BATTISTA de La Salle, santo
Pedagogista francese del sec. XVII e fondatore della congregazione dei Fratelli delle scuole cristiane. Nacque a Reims il 30 aprile 1681 da Luigi de La Salle, consigliere reale; di ingegno aperto, fu allievo del collegio dei Bons Enfants (1660-69), ove compì i corsi di retorica e di filosofia. Inclinato alla vita ecclesiastica, fu chiamato, ancora giovanissimo, a far parte del capitolo della cattedrale di Reims; ricevette quindi gli ordini minori e iniziò nell'università cittadina gli studî di teologia, che continuò poi alla Sorbona di Parigi, frequentando insieme il seminario di S. Sulpizio (1670). Ordinato sacerdote (1676), sensibile al bisogno crescente di provvedere soprattutto all'istruzione dei fanciulli maschi, ancora nell'abbandono, guidò l'attività fervida ma instabile del Nyel, che a Rouen si occupava dello stesso problema; in tal modo si definivano i compiti della sua vita, cioè elaborare un piano d'istruzione primaria e secondaria rispondente alle esigenze dei tempi, e creare un istituto che traducesse nella pratica tale concetto. Conseguita la laurea in teologia, egli fondò le prime scuole, fondate ovunque sul principio della gratuità; accolse nella propria casa i primi insegnanti, e nel 1682 l'istituto ebbe in tal modo la sua nascita ufficiale.
Le innovazioni scolastiche del De La Salle erano una rivoluzione, e suscitarono vive opposizioni alle quali seppe resistere vittoriosamente. A Rouen, ove fin dalle origini si era stabilita la direzione dell'istituto, morì il 7 aprile 1719. Beatificato nel 1888 da Leone XIII, fu dallo stesso canonizzato il 24 maggio 1900.
L'opera pedagogica. - Prima del De La Salle regnava nella scuola il disordine e quella imprecisione di metodi che aveva gettato l'insegnamento nel discredito: la cultura toccava gl'individui più che le masse, la scuola secondaria persisteva nella sua unica struttura classica, troppo lontana dalla vita, la quale frattanto era incalzata dai prodromi della Rivoluzione e trasformata nel campo pratico dalle industrie e dalle applicazioni del metodo sperimentale. Il De La Salle s'avvide che bisognava cominciare da capo. Iniziando dalla scuola primaria, sostituì in essa all'antico metodo individuale quello simultaneo e diede all'insegnamento un carattere di preparazione alla vita sul fondo delle discipline pratiche e della lingua nazionale; nasceva così la scuola popolare che il fondatore assicurò inoltre alla società per mezzo dell'istituzione della scuola magistrale (1684), concepita secondo il criterio moderno, compreso l'insegnamento della pedagogia e la prova del tirocinio. L'attività di lui si estese poi anche alla scuola secondaria, nelle varie specializzazioni del tipo commerciale, scientifico, agricolo; il quale carattere tecnico degli studî rimase, anche dopo il recente (1923) allargamento dell'insegnamento nel campo classico il compito principale del suo istituto.
La concezione didattica del sistema lasalliano si può riassumere nei seguenti canoni: condurre l'allievo dal noto all'ignoto, dal facile al difficile, dal concreto all'astratto, dal particolare al generale; rendere l'insegnamento razionale facendolo servire all'utilità pratica; coordinare l'analisi e la sintesi valendosi dell'insegnamento occasionale e della lezione di cose; e, quanto alla forma, usare in prevalenza quella espositivo-dialogica; per merito del De La Salle nacque da ultimo la metodica applicata. A tutto questo organismo didattico seppe infondere un'anima vigorosa: movendo dal concetto di libertà, egli persegue sopra ogni cosa il criterio educativo, per cui l'insegnamento deve scendere nello spirito non a guisa d'imposizione esterna, ma principalmente d'intima persuasione; l'opera del maestro deve essere cosciente e illuminata: essa è una scienza, un'arte, ma è soprattutto una missione; bisogna che l'allievo sia conosciuto, amato, studiato nelle sue disposizioni individuali; a questo scopo il De La Salle riduce al minimo i mezzi coercitivi di correzione e ne consiglia poi la completa eliminazione.
Scritti. - Règles communes des Frères des Écoles Chrétiennes (1694-96; ult. ed., 1923); Méditations pour le temps de la retraite (Rouen 1729); Méditations sur les Évangiles de tous les dimanches... de l'année (Rouen. s. a.; ult. ed. 1922); Recueil de différents petits traités à l'usage des FF. d. È. Ch. (Avignone 1717; ult. ed. 1903); Conduite des Écoles Chrétiennes (Avignone 1717; ul. edizione 1916); Les règles de la bienséance et de la civilité chrétienne (1695); Les devoirs du chrétien envers Dieu (Parigi 1703); Instructions et prières pour la Sainte Messe (1703); Lettere (un centinaio; manoscritte nell'archivio dell'istituto). La maggior parte delle opere sono state ristampate in numerose edizioni.
Bibl.: F. Bernard, Conduite admirable de la divine Providence en la personne du ven. J. B. de La Salle, ms. nell'arch. dell'ist.; Maillefer, La vie de Mr. De La S., ms., Reims; A. Blain, Vie de I.-B. de la S., Rouen 1733; Lucard, Vie, Parigi 1876; A. Ravelet, Le bienheureux J. B. de La Salle, Tours 1874, ult. ed. 1932; I. Guibert, Histoire de S. J. B. de La Salle, Parigi 1900; F. Speil, Der hl. J. B. de La Salle und seine Stiftung, Kaufbeuren 1907; F. Molinari, Un precursore, Milano 1926; B. Dillinger, Der hl. J. B. de La Salle, Dülmen i. W. 1906; P. Paltram, Pädagogik des hl. J. B. de La Salle, Friburgo in B. 1911; J. Waltert, Die Erziehungsprinzipien von J. B., Friburgo in B. 1925.