FASOLO, Giovanni Battista
Nato ad Asti intorno al 1600, fu minore conventuale; nulla sappiamo della sua formazione musicale se non che si dedicò alla musica di ispirazione sacra e morale. Le scarse notizie sulla sua vita non ci permettono di ricostruire l'itinerario che, dall'Italia settentrionale, condusse il F. a vivere in Sicilia molti anni della sua esistenza. Non sappiamo quando egli prese i voti né in quale anno si trasferì a Palermo: tuttavia, la presenza di sue composizioni in raccolte di salmi stampate a Napoli nel 1645 e 1650, curate da un altro minore conventuale, Bartolomeo Capello, e soprattutto un libro di mottetti a due ed a tre voci, stampato anch'esso a Napoli nel 1635, possono testimoniare un suo autorevole inserimento nel mondo religioso del Regno di Sicilia ancora in giovane età. Sappiamo che inoltre il F. ebbe contatti con esponenti della nobiltà spagnola e siciliana anche nel periodo precedente il 1659, anno in cui egli risulta con certezza maestro di cappella dell'arcivescovado di Monreale, carica che mantenne almeno fino al 1664; l'Annuale del 1645 è dedicato infatti al principe di Paternò.
Nel 1653 il F. doveva trovarsi a Palermo poiché scrisse il prologo, i cori e gli intermezzi per una "Attione tragica", il Ragguaglio del Costantino da rappresentarsi nel locale collegio dei gesuiti per festeggiare la riconquista regia di Barcellona, compiuta l'anno precedente, che pose fine all'insurrezione catalana. Nel 1657 e nel 1664 al F. fu pure commissionata la composizione di due oratori: Il mondo vilipeso e Le esequie di s. Rosalia, da eseguirsi entrambi in onore della patrona di Palermo nel convento ove egli risiedeva. Dopo la sua nomina a maestro di cappella il F. continuò a godere della stima e della considerazione della nobiltà; le Arie spirituali e morali stampate nel 1659, di cui il F. compose anche il testo, gli furono commissionate infatti da don Rodorico Zappata e Cardines "marchese di Santo Floro" (Bibl. ... profana, p. 598). Del F. non si hanno notizie successive all'anno 1664.
Al F. sono state spesso attribuite anche due raccolte di arie e canzoni: Misticanza di vigna alla bergamasca ed il Carro di Madama Lucia, nonché un'aria per voce e basso continuo nella raccolta Le risonanti sfere che compaiono semplicemente come opere de "Il Fasolo", musicista che non è da identificarsi con lui. Lo Schmidl ritiene che si tratti di un compositore e chitarrista bergamasco della prima metà del '600 poiché in entrambe le raccolte compare la chitarra come strumento accompagnatore delle arie: con ogni probabilità invece "Fasolo" è il nome accademico del compositore Francesco Mannelli, in quegli anni maestro di cappella del duomo di Tivoli (1627-1629). Ce ne dà egli stesso testimonianza in una nota contenuta nel IV libro di musiche varie ad 1-3 voci, pubblicato a Venezia nel 1636 ed oggi perduto (cfr. Jesué).
La produzione del F. comprende almeno nove numeri d'opera dei quali solo tre sono giunti fino a noi (escluse le composizioni in raccolte): i Mottetti a due ed a tre voci con una messa a tre voci pari Op. 6, l'Annuale Op. 8 e le Arie spirituali e morali Op. 9. Tra queste l'Annuale organistico riveste certamente un'importanza particolare poiché costituisce una testimonianza sulla prassi esecutiva della musica religiosa nel '600 sia dal punto di vista strumentale sia da quello liturgico-esecutivo; mentre da una parte esso si ricollega alla tradizione organistica più consolidata che fa capo ai nomi di G. Cavazzoni, C. Merulo e G. Frescobaldi, dall'altra fornisce interessanti informazioni sulla pratica esecutiva prevalente nelle piccole parrocchie e nei monasteri, più liberi nei confronti dei dettami controriformistici sull'impiego della musica nella liturgia. In particolare si ipotizza che, in zone periferiche della Chiesa di Roma, ed anche se non esplicitamente prevista dall'autore, poteva verificarsi l'esecuzione dei brani per il servizio liturgico da parte di "ensembles" strumentali; una copia dell'Annuale usata nel monastero dedicato alla beata Vergine Maria a Diessen ha molti brani scritti in "spartitura a quattro": sembra probabile che alcune o tutte le parti fossero eseguite da strumenti e che l'organo si sostituisse alle parti mancanti. L'opera del F. contiene versetti organistici per il Te Deum, diciotto inni, tre messe (comprendenti oltre all'Ordinarium parti del Proprium), Magnificat, ricercari e canzoni, ordinati secondo gli otto toni ecclesiastici, e fughe su vari soggetti.
Molto importante è l'"Avvertimento alli studiosi" in cui il F. dà all'organista preziosi consigli sull'esecuzione dei suoi brani e sulle composizioni da scegliere in relazione ai tempi della liturgia.
Opere: Mottetti a 2 et 3 voci, con una messa a 3 voci pari... con il basso continuo per l'organo, libro secondo, opera sesta, Napoli, O. Beltrano, 1635; Annuale che contiene tutto quello, che deve far un organista, per risponder al choro tutto l'anno, Venezia, A. Vincenti, 1645, Arie spirituali morali, e indifferenti composte, e parole, e musica. Da Fra Gio. Battista Fasolo d'Asti, Palermo, G. Bisagni, 1659; inoltre: prologo, intermezzi e cori per la tragedia il Ragguaglio del Costantino, ibid., A. Mandracchia, 1653; gli oratori Il mondo vilipeso e Le esequie di s. Rosalia, ibid., Pietra dell'Isola, 1657 e 1664.
I salmi a cinque voci: Beatus vir qui timet e Magnificat anima mea, in Selectio concentica psalmorum quinque vocibus inscripta..., Napoli, O. Beltrano, 1645, poi ripresa in Sacra animorum pharmaca..., ibid., Luciolo, 1650.
Bibl.: G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 171, 419; C. Sartori, Bibliografia della musica strumentale italiana, Firenze 1952, pp. 395 ss.; S. Bonta, The uses of the sonata da chiesa, in Journal of the American Music Society, XXII (1969), pp. 54-84; Musica italiana vocale profana, Pomezia 1977, II, pp. 598 ss.; W. Apel, Storia della musica per organo e altri strumenti da tasto fino al 1700, a cura di P. Neonato, II, Firenze 1985, pp. 425 ss.; A. Jesué, Mannelli, in Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, IV, Torino 1986, pp. 616 s.; F.-J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, III, pp. 190 s.; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, III, p. 396; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 524 s.; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, III, coll. 1861 s.; Encyclopédie de la musique Fasquelle, II, p. 29; Répertoire international des sources musicales, Einzeldrucke vor 1800, III, p. 10; Id., Recueils imprimés XVI-XVII siècles, pp. 501, 517, 526; Encicl. della musica Ricordi, II, p. 171; La Musica, Diz., I, p. 635; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 416; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, II p. 709; C. Sartori, I libretti italiani a stampa dalle origini al 1800, Indici, I, p. 382.