FAZZINI, Giovanni Battista
Nato a Roma intorno alla prima metà del sec. XVIII, non si hanno di lui che scarsissime notizie biografiche e nessuna sulla sua formazione musicale. Presumibilmente visse ininterrottamente a Roma, dove fu maestro di cappella nella basilica di S. Cecilia e nelle chiese di S. Margherita e S. Apollonia, tutte ubicate nel quartiere di Trastevere. Nel 1774 entrò nella cappella pontificia come cappellano-cantore naturalis-altus: secondo le severe regole richieste per l'ammissione alla cappella papale, dovette essere in possesso di requisiti vocali e di una buona preparazione nella composizione di musica sacra. Rimasto in servizio nella cappella fino al 1799, in venticinque anni di attività ininterrotta compose numerose messe, sequenze, mottetti e altra musica sacra.
Stimato dai contemporanei, fu, secondo G. Baini, "ottimo compositore tanto nello stile osservato, quanto nell'organico", mentre per K. G. Fellerer si distinse quale ottimo compositore nello stile omofono, in cui si mostrò molto attento alle regole della declarnazione: imitatore dello stile palestriniano dal fraseggio elegante, fu musicista moderno e non privo di originalità.
Sue composizioni manoscritte sono conservate nella Biblioteca del Seminario arcivescovile di Münster, nel Royal College of music di Londra, nella Staatsbibliothek e nella Preuss. Kulturbesitz di Berlino.
Si ricordano in particolare: Messa da requiem a 8 voci, Messa a 8 voci a cappella ed altre messe a 4 e 5 voci; Christus factus est a 3 voci (1780); Victimae paschali a 8 voci; Veni S. Spiritus a 8 voci; Dixit Dominus a 16 voci miste con accomp. strumentale; Bellissimo e devotissimo a 3 voci miste e organo; Benedictus qui venit a 5 voci (1774); Benedictus a 6 voci (1785). Nella Bibl. ap. Vaticana si conservano vari modi di inizio del Benedictus qui venit e Hosanna in excelsis (Capp. Sist. 279, ff. 31-38); vari modi e cadenze a 8 voci di sequenze per il tempo pasquale (Ibid. 313, ff. 26-37); vari modi e cadenze a 8 voci di sequenze per la Pentecoste (ff. 38-44); Libro di messe a 8 voci (Ibid. 318, ff. 1-48); Falsobordoni (schedario manoscritti), (Ibid. 354, ff. 436-439).
Bibl.: G. Baini, Mem. storico-critiche della vita e delle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, II, Roma 1828, pp. 68 s.; G. Massutto, Della musica sacra in Italia, III, Venezia 1889, p. 32; K. G. Fellerer, Der Palestrinastil und seine Bedeutung in der vokalen Kirchenmusik des achtzehnten Yahrhunderts, Augsburg 1929, p. 218; R. Bragantini, G. B. F., in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XVI, Kassel 1979, col. 186; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 196; R. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, III, pp. 401 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 528; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, p. 445.