FOGGINI, Giovanni Battista
Scultore e architetto, nato a Firenze il 25 aprile 1652, morto ivi il 12 aprile 1725. Divenne in breve lo scultore più famoso del tempo, e compì molte opere di scultura, di cui le principali sono: il busto di Anna Ubaldeschi nei Ss. Apostoli (1698); la statua del cardinale Leopoldo de' Medici agli Uffizî (1681); il busto bronzeo di Galileo, posto sulla casa dove egli abitò, e un altro marmoreo in S. Croce; i Misteri della Passione, in rilievi, nella villa dell'Ambrogiana (Firenze), ecc. Le opere più belle sono la tomba del senatore Donato dell'Antella, la statua di S. Paolo nel presbiterio della SS. Annunziata, i rilievi che decorano la cappella Corsini al Carmine (1679 segg.), tra cui l'Ascensione di S. Andrea Corsini: il largo senso compositivo, e il fare pittorico dell'esecuzione, a forti ombre e tenui luci affioranti, rivela come sulla formazione artistica del F. abbiano fortemente agito il Bernini e la sua scuola. A Pisa restano del F. parecchie sculture, tra cui la bell'arca bronzea di S. Ranieri nel Duomo, il busto, vivace di espressione e di fattura, di Bartolommeo Chesi (m. 1680) nel Camposanto. Varia fu anche l'attività architettonica del F. che si diparte dalle semplici forme, ancor cinquecentesche, del palazzo Viviani della Robbia a Firenze (1693, Via Tornabuoni 15) e del Magazzino dei grani sulla piazza di Cestello, eretto per Cosimo III nel 1695, per giungere a quelle complesse, tutte pervase di spirito secentesco, della chiesa di S. Francesco de' Macci (1683-1704), che, schietta nella pianta rettangolare, si adorna di ricchissimi stucchi a rabeschi, fogliami, ecc., lumeggiati in oro, e, soprattutto, della cappella Feroni all'Annunziata, che si può dire il vero trionfo delle forme e delle allegorie berniniane a Firenze. Di carattere più freddo e pesante è invece la decorazione di stucchi della tribuna dell'Annunziata (1685-1686). Altre opere minori d'architettura del F. sono la decorazione della chiesa di S. Maria di Candeli (1703), il presbiterio con le due cappelle laterali di S. Ambrogio (1716), ecc.
Eredi dell'arte di G. B. Foggini furono i figli suoi, Giulio e Vincenzo. Giulio, architetto, nel 1736 diede progetti per l'osservatorio astronomico di Pisa, e nel 1737 quelli per la tomba di Galileo in S. Croce a Firenze. Vincenzo, scultore, nel 1737 eseguì la statua dell'Astronomia della tomba di Galileo, e nel 1738 quella di Francesco I per l'arco trionfale di Porta a S. Gallo, a Firenze.
Bibl.: Serie degli uomini illustri, Firenze 1775, XII, p. 67 segg.; F. Fuga, Suppl. alla serie degli uomini illustri, Firenze 1776, p. 646; W. Limburger, Die Gebäude von Florenz, Lipsia 1910, nn. 27, 183, 260, 338, 454, 724; V. A. C., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con bibl. )