GIANSETTI (Jansetto), Giovanni Battista
Le scarse notizie biografiche pervenute non consentono di stabilire il luogo e l'anno di nascita di questo compositore, tra i più noti musicisti attivi a Roma nella seconda metà del XVII secolo; G. Nappi lo menziona (Annali, I, 41) già in data 15 giugno 1646 come Giovanni Battista Jamsetti (o Giansetti), romano, con l'appellativo di "musico".
Come egli stesso afferma nella sua pubblicazione del 1670, aveva ottenuto il prestigioso incarico di maestro di cappella del duca di Sermoneta (Francesco Caetani) per il solo fatto di essersi formato alla scuola di B. Graziani, maestro di cappella sia al Seminario romano, sia alla chiesa del Gesù. Dal 1663-64 troviamo il G. aggregato alla Congregazione dei musici di Roma, grazie anche all'apprezzamento del compositore romano Carlo Mannelli, che resterà un suo sincero estimatore.
Secondo le norme di quel sodalizio artistico venne assegnato al G. l'onorifica mansione mensile di comporre le Salve e le Litanie del mercoledì. Fu presente, tra l'altro, il 5 luglio 1685, alla stipula tra la Congregazione dei musici e i barnabiti per la concessione perenne di una cappella, da dedicare a s. Cecilia, in una delle loro chiese, impegno tuttora valido per la cappella dell'Accademia di S. Cecilia presso la chiesa di S. Carlo ai Catinari.
G.B. Caifabri, nella Raccolta da lui edita nel 1683 (Roma), lo indica maestro di cappella del Gesù; R. Casimiri, riferisce di una sua nomina quale maestro di cappella del Seminario romano, dove da giovanetto era stato alunno cantore.
Dal 1668 al 1683 fu maestro di cappella della basilica di S. Giovanni in Laterano; in virtù della posizione acquisita soprattutto nella basilica romana, ricoprì ulteriori incarichi stabili o occasionali, come nella chiesa di S. Agostino in Campo Marzio, chiamato dai padri agostiniani a comporre e dirigere musica liturgica per le più importanti festività che vi si svolgevano. Partecipò inoltre alle manifestazioni musicali che avevano sede nell'oratorio del Ss.mo Crocifisso: nel 1671, 1681 e 1685 vi eseguì - sotto il nome Joanne Baptista Jansetto - il suo oratorio Poenitentia gloriosae Magdalenae, composto su libretto di A. Politauro.
Nel 1682 fondò in Roma una accademia musicale che ebbe immediata rispondenza fra i musicisti contemporanei, particolarmente C. Mannelli, che nell'op. 2 (Sonata a 3, 2 violini…, 1682) annunciò di scrivere per essa il Terzo libro di sonate a tre e i Capricci a due violini e basso (probabilmente mai pubblicati).
Le ultime notizie riguardo al G. risalgono al 1704, anno in cui figura ancora come maestro di cappella del Gesù, allorché lasciò l'incarico per anzianità e problemi di salute, mantenendo gli appannaggi a lui spettanti fino alla morte, di cui non conosciamo la data.
La produzione musicale del G., che doveva presumibilmente comprendere un gran numero di salmi, messe, mottetti, cantate ecc. è in gran parte andata perduta. Merita particolare menzione una messa, di pregevole fattura e di particolare ampiezza, per 48 voci divisa in dodici cori, eseguita il 4 ag. 1675 nella basilica di S. Maria sopra Minerva. Opere edite: 56 mottetti a 2, 3, 4, 5 e 6 voci, op. 1 (Roma 1670); Mottetti a 3 voci di soprano e continuo, op. 2 (ibid. 1671); brani del G. sono presenti in raccolte coeve di Sacrae cantiones, Sacrae modulationes, Mottetti. Si ricordano inoltre la Missa Salvatoris a 8 voci e altre messe a 10 voci, oltre al già menzionato oratorio Poenitentia gloriosae Magdalenae; tre arie e una cantata e varie composizioni inedite provengono dalla ricca raccolta dell'abate B. Santini di Roma, oggi conservata nella Bibl. universitaria di Münster. La 3a Antifona in Festo Corporis Christi, a 2 con strumenti è conservata nel Pio Sodalizio dei Piceni in Roma nella raccolta Musiche manoscritte inedite dei secc. XVI-XVII.
Fonti e Bibl.: G. Baini, Memorie storico-critiche della vita e delle opere di G. Pierluigi da Palestrina, Roma 1828, II, p. 316 n. 636; G. Gaspari, Catalogo della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 172, 360, 427; IV, ibid. 1905, p. 124; D. Alaleona, Studi su la storia dell'oratorio musicale in Italia, Torino 1908, pp. 269, 414, 416, 422; Riv. musicale italiana, XXIV (1917), p. 60; R. Casimiri, Note d'archivio per la storia musicale, XV (1938), 3, p. 104; 6, p. 226; L. De Angelis, Musiche manoscritte inedite dei sec. XVI-XVII dell'archivio del Pio Sodalizio dei Piceni in Roma, in Note d'archivio, XVI (1939), 1-2, p. 31; R. Giazotto, Quattro secoli di storia dell'Accad. naz. di S. Cecilia, I-II, Roma 1970, ad indicem; R. Casimiri, Cantori, maestri, organisti della Cappella lateranense negli atti capitolari (sec. XV-XVII), Bologna 1984, p. 188; B.M. Antolini, Aspetti dell'editoria musicale a Roma, in Musica e musicisti nel Lazio, Roma 1985, pp. 19, 25; A. Morelli, Musica e musicisti in S. Agostino a Roma dal Quattrocento al Settecento, Roma 1985, p. 339; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, p. 350; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 190.