IMPALLOMENI, Giovanni Battista
Giurista, nato il 29 ottobre 1846 in Milazzo, morto in Roma il 7 marzo 1907. Addottoratosi in Messina, entrò nella carriera della magistratura: chiamato al Ministero della giustizia, prestò efficace aiuto nell'ultima fase dell'elaborazione del codice zanardelliano. Verso la fine del 1890 fu nominato ordinario di diritto e procedura penale nell'università di Parma, donde, pochi anni dopo, passò a quella di Palermo e nel 1904 a Roma. Preso saldo posto fra i maestri della sua scienza, egli che già aveva assunto atteggiamento di continuatore della tradizione della scuola criminale italiana, non si trovò a disagio di fronte alla nuova scuola positiva, perché i suoi studî di psichiatria, d'antropologia e di sociologia gli consentivano di far suo quanto di vero le nuove dottrine contenevano.
Lasciò diverse opere, tra le qual; primeggiano: Delitti contro la persona, in Trattato di diritto penale del Cogliolo (II, parte 2ª); Concorrenza reale e concorrenza formale dei reati, Catania 1884; La difesa dell'imputato nella istruzione preparatoria, Palermo 1886; Il codice penale italiano illustrato, Firenze 1890; L'omicidio nel diritto penale, Torino 1900; Istituzioni di diritto penale, edizione postuma curata da V. Lanza, Torino 1921; e monografie diverse, tra cui quelle Sul reato continuato, in Rivista penale, XXV; Del concorso di più persone in un reato, ibid., XXVI; Il titolo del reato per gli effetti della competenza, ibid. XXXV.