Patriota (Biella 1772 - ivi 1851). Affiliato alla società degli Adelfi e dei Federati, partecipò a Biella ai moti del 1821. Condannato a morte in contumacia, fu a Ginevra, a Parigi (dove scrisse L'indépendance de l'Italie, 1827), in Spagna (1836), poi di nuovo in Francia (1838), dove pubblicò L'Italie: ce qu'elle doit faire pour figurer enfin parmi les autres nations, che gli attirò una vivace polemica con F. Dal Pozzo. In seguito all'amnistia del 1842 ebbe la possibilità di rientrare in Piemonte.