ROSIGNOLI (Rossignoli, Rossignolo, Rossignola), Giovanni Battista
ROSIGNOLI (Rossignoli, Rossignolo, Rossignola), Giovanni Battista (in religione Gregorio). – Nacque a Borgomanero (oggi in provincia di Novara), feudo della famiglia Este, tra il 7 e il 21 giugno 1638, da Guglielmo di Spirito e da Barbara Buzia di Giuseppe.
Entrò fra i barnabiti il 4 novembre 1656 prendendo il nome di Gregorio, in memoria dello zio paterno Giovanni Domenico, nato nel 1601, fattosi barnabita e morto non ancora trentenne per peste. Studiò filosofia e teologia a Milano con il futuro cardinale Giacomo Antonio Morigia. Approfondì morale e diritto, analizzando in particolare la stipula dei contratti e le implicazioni teologico-giurisdizionali. Collegiale in S. Giovanni alle Vigne a Lodi nel 1668, al termine degli studi filosofico-teologici, nel corso dei quali fu anche docente, fu nominato preposto nel collegio dei Ss. Alessandro e Carlo ad Alessandria (1671) e in quello di S. Aureliano a Montù Beccaria, nel Pavese (1674). Trasferito a Milano (1674), per trent’anni insegnò teologia morale nel collegio S. Alessandro, nelle scuole Arcimboldi e nel noviziato dell’Ordine; per diversi anni, fu prefetto nello stesso ginnasio e artefice dell’erezione del nuovo edificio scolastico. Fu maestro dei professi, confessore di notevole reputazione, visitatore generale. Nel 1701 fu nominato provinciale di Lombardia, incarico che svolse con sollecitudine visitando i collegi della provincia e fondando quello di Bergamo. Alla scadenza della carica, tornò allo studio, all’apostolato e alla direzione spirituale di affermati rappresentanti delle istituzioni e delle professioni giuridiche (come senatori, giudici, avvocati, procuratori).
Corrispondente di Ludovico Antonio Muratori, diede alle stampe una quindicina di volumi con interpretazioni dettagliate di casi legali e canonici (dal 1678 iniziò la serie con Novissima praxis theologico-legalis, seguito poi dai volumi dedicati a De Patria potestate, De Dote, De Sponsalibus, De Matrimonio, De Effectibus matrimonii ecc.) e per questo fu lodato da intellettuali stranieri, specie dai compilatori degli Acta Lipsientia. Alla produzione teologico-giuridica associò diversi opuscoli di spiritualità, come Scuola di pietà aperta a gli alunni della Beatissima Vergine (I-II, Milano 1709) e Scuola di verità insegnate da Giesù Cristo (I-II, Milano 1710).
A vantaggio dell’Ordine acquistò i caratteri mobili e i macchinari della stamperia del vescovo di Vigevano Juan Caramuel Lobkowitz, con l’intento di utilizzarli per le pubblicazioni del collegio milanese, e destinò il ricavato dalla vendita delle sue opere per i quattro grandiosi dipinti nei pennacchi della cupola di S. Alessandro.
Nel 1680 fu deputato, con Ottavio Visconti, a curare l’edizione delle opere del confratello Aimone Coiro e soggiornò a Monza per seguire la causa di beatificazione del venerabile Bartolomeo Canale. Dal 1712, e fino alla sua morte, fu scelto come consigliere, e poi confessore, dall’arcivescovo di Milano Benedetto Erba Odescalchi.
Dopo aver trascorso quasi tutta la sua vita religiosa in S. Alessandro, il 10 luglio 1715 morì a Monza, in S. Maria del Carrobiolo, dove si era recato dietro consiglio medico per respirare «aria migliore».
Sotto al suo ritratto, collocato nell’atrio delle scuole Arcimboldi, si legge: «P.D. Gregorio Rossignoli integerrimo, ac tot in lucem editis volumibus celeberrimo viro collegium S. Alexandri perquam magnis obstrictum titulis monumentum hoc posuit. Obiit (d. 10) Julii 1715, an. 77». Nel ritratto conservato nel collegio S. Martino di Asti è ricordato come «R.P.D. Gregorius Rosignolus Cl. R.S.P. editor voluminum et doctrinae pondere insignis scriptor».
Opere. L’elenco puntuale delle 23 opere a stampa, edite a Milano tra il 1678 e il 1723, è in G. Boffito, Scrittori barnabitici (1533-1933), III, Firenze 1934, pp. 351-358.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio storico generalizio dei PP. Barnabiti, Acta Capituli Generalis; Acta Procuratore Generali ad an. 1683, pp. 42 ss.; Registri Lettere Padri Generali, s. 2, vol. 30; Milano, Archivio storico dei Barnabiti, Acta Collegii Sancti Alexandri Martyris Clericorum Regularium S. Pauli Mediolani ab anno 1595.
L.A. Cotta, Museo novarese, Milano 1701, p. 207; P. Grazioli, Praestantium virorum qui in Congreg S. Paulli vulgo Barnabitarum memoria nostra floruerunt vitae, Bononiae 1751, pp. 21-30; Nuovo dizionario istorico, ovvero Storia in compendio, XVII, Bassano 1796, pp. 208 s.; V. De Vit, Memorie di Borgomanero e del suo mandato, Milano 1859, pp. 193 s.; G. Colombo, Profili biografici di insigni barnabiti, Lodi 1871, pp. 125-127; L.M. Levati - M.M. Gallo, Menologio dei Barnabiti, VII, Genova 1934, pp. 64-66.