Architetto (Palermo 1702 - Milazzo 1769). Architetto primario del senato di Palermo, completò poi a Roma la sua educazione alla scuola di C. Fontana e sulle opere di G. L. Bernini e di F. Borromini. Nel 1730 si stabilì a Catania, dove assunse la direzione della ricostruzione della città distrutta dal terremoto del 1693, curando in particolare l'inserimento degli edifici nel contesto urbano. Realizzò la facciata della cattedrale (1733-61), completò la chiesa di S. Chiara e il Palazzo Senatorio (od. Palazzo Municipale), davanti a cui eresse la fontana dell'Elefante (1736); costruì la corte dell'università (Siculorum Gymnasium) a due ordini di logge di reminiscenza bramantesca (1730); la badia di S. Agata, suo capolavoro nell'architettura religiosa (pianta ottagonale coperta da cupola a ombrello e con facciata ondulata a ordine unico, 1735-67) e la chiesa di S. Giuliano, a pianta ellittica e facciata con convessità centrale (1738-60). Edificò il palazzo Valle e la corte del Collegio Cutelli (1754), circolare, ad arcate, che nell'impianto geometrico e nella semplicità delle membrature dimostra un avvicinamento al classicismo di L. Vanvitelli, oltre a numerose case patrizie e alla sua casa privata. Dal 1749 fu attivo anche a Palermo. Accanto all'ispirazione classica, venutagli dalla sua educazione romana, nelle opere di V. si afferma ancora vivace, particolarmente nella decorazione, la tradizione locale.