VERMIGLIOLI, Giovanni Battista
Etruscologo, nato a Perugia il 25 settembre 1769, ivi morto il 3 dicembre 1848. Quando si fondò nell'università di Perugia la cattedra di archeologia, nel 1810, il V. ne fu il titolare, tenendola sino al 1846. Fu il V. di una attività varia, ma le sue indagini furono indirizzate specialmente all'etruscologia.
Al suo impulso si dovette nel 1812 il trasporto delle collezioni archeologiche perugine dal Palazzo dei priori nei locali dell'università: ivi il Museo perugino, sorto per munificenza di Francesco Friggeri nel 1790, si arricchi assai. Celebre fu nel 1812 il rinvenimento dei bronzi e delle lamine argentee di arte arcaica di Castello S. Mariano presso Perugia, di cui purtroppo una parte passò al British Museum e alla Gliptoteca di Monaco, mentre il resto rimase al Museo perugino. Il V. illustrò il rinvenimento con il Saggio di bronzi etruschi (Perugia 1813); egli illustrò altresì il cippo ritrovato nel 1822 riferibile alle famiglie Afuna e Velthina, e la tomba dei Volumnî con le urne di travertino, messa in luce il 5 febbraio del 1840. Del V., notevole come curiosità, è anche il complesso delle Lezioni elementari di archeologia edite nel 1822. Il V. tenne in onore gli studî etruscologici in Italia ed ebbe il merito di formare l'archeologo Giancarlo Conestabile e l'epigrafista Ariodante Fabretti.
Bibl.: G. C. Conestabile, Di G. B. Vermiglioli, Dei monumenti di Perugia etrusca e romana, Perugia 1870; B. Nogara, Gli Etruschi e la loro civiltà, Milano 1933, p. 12.