Ufficiale di marina (Gaeta 1757 - Sorrento 1825). Giovane guardiamarina, fu inviato col Caracciolo a combattere nella flotta inglese durante la guerra per l'indipendenza nord-americana; nel 1784 partecipò alla spedizione di Algeri. Nel 1799 aderì alla Repubblica partenopea; profugo in Francia dal 1799 al 1806, ebbe poi sotto i re di Napoli Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat il comando supremo delle forze navali; partecipò al moto del 1820 e fu deputato e capo delle forze navali spedite in Sicilia.