BAUSAN, Giovanni
Nato a Gaeta il 14 aprile 1757, morto a Sorrento nel 1825. Figlio del tenente generale Giuseppe Bausan, entrò a soli dieci anni nell'Accademia di marina di Napoli, e col grado di guardiamarina (i ottobre 1775) fu inviato dall'Acton ad acquistar pratica di navigazione sulla flotta militare inglese. Nel 1782 fu al seguito dell'ammiraglio inglese Rodney e due anni dopo comandò lo sciabecco Robusto nella spedizione d'Algeri. Dal 1789 al 1798, col grado di tenente di vascello, navigò sulle fregate Pallade, Cerere ed Aretusa. Il B. si trovava a Palermo quando Ferdinando IV vi riparò fuggendo da Napoli, dove egli si recò subito dopo per aderire alla Repuhblica partenopea. Imprigionato dopo la caduta di essa (1799), fu mandato in esilio, e in Francia rimase fino al 1806, quando Giuseppe Bonaparte, re di Napoli, lo richiamò in patria, affidandogli, col grado di capitano, il comando della Cerere e l'incarico d'impadronirsi della fortezza di Gaeta, ultimo baluardo della resistenza borbonica. Riuscì nell'ardua impresa (18 luglio 1806), e fu subito preposto al supremo comando delle forze navali. Succeduto Gioacchino Murat sul trono di Napoli, il B. combatté valorosamente contro la flotta inglese, sempre in crociera sulla rada napoletana, segnalandosi specialmente nella battaglia navale del 27 giugno 1808 e meritandosi la commenda dell'ordine delle Due Sicilie e la promozione a capitano di vascello. Tornati (1814) i Borboni sul trono di Napoli, il B. fu messo alla riforma e impiegato come giudice o presidente in diversi consigli di guerra e della marina. Durante la rivoluzione del 1820 fu eletto deputato al parlamento delle Due Sicilie, posto al comando delle forze navali spedite in Sicilia e più tardi fece parte della Commissione di guerra, marina e affari esteri.
Bibl.: C. Bruno, G. B., in Rivista marittima, 1899.