BELLEZZA, Giovanni
Nacque a Milano il 9 ag. 1807. Orefice, cesellatore e bronzista, fu autore di molte opere che portano le tipiche impronte del suo tempo. Nel 1842 eseguì la brocca e il bacile d'argento dorato e cesellato (coll. Umberto di Savoia), offerti dai Milanesi per le nozze di Vittorio Emanuele II di Savoia con Maria Adelaide d'Asburgo Lorena (cfr. Carme descrittivo della brocca e del bacile... offerto dalla città di Milano, Milano 1847).
F. Albertolli eseguì il disegno, L. Sabatelli lo elaborò, B. Cacciatori eseguì il modello in cera, il B. ne fu orafo e cesellatore.Nella raccolta delle stampe Achille Bertarelli (Milano, Castello Sforzesco) è conservata una litografia dei due pezzi disegnata dal Fiorentini (riprod. in Storia di Milano, XIV, Milano 1960, p. 229); nella Raccolta dei disegni, sempre del Castello, in un grosso album della raccolta Durini, sono conservati cinque schizzi originali del Sabatelli sempre degli stessi pezzi.
Nel 1854 il B. iniziò per la cappella della Madonna dell'Albero nel duomo di Milano il lavoro a cesello del paliotto di bronzo diviso in tre scomparti, e nel 1860 fu pagato per la porta del tabernacolo dell'altare della stessa cappella.
Nel 1856, su ordinazione dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, eseguì due reliquiari in oro massiccio, ispirati a quelli fatti nel 1528 dall'orefice Nicola da Milano, su disegno di Benvenuto Cellini, e commissionati da Federico Gonzagal, questi erano stati rubati e fusi nel 1848 dalle truppe austriache.
I reliquiari del B. sono tuttora conservati a Mantova nella basilica di S. Andrea e destinati al culto del Preziosissimo Sangue. Hanno la forma di ostensori ambrosiani; l'esecuzione imita lo stile rinascimentale, ma risente del romanticjsmo, ed ha una composizione sdolcinata quasi sempre sovraccarica di vari elementi decorativi che non si accordano tra loro.
Fra i lavori in bronzo del B. fu assai lodato l'orologio con fregi, figure allegoriche e ritratti di celebri astronomi, ordinatogli da Carlo Alberto. Molte altre sue opere sono disseminate in varie collezioni private, specie all'estero.
Samuele Ghiron, suo contemporaneo, scrisse che il B. fu "il ristauratore del magistero del cesello; insegnò ed ebbe buoni allievi". Infatti fu professore di belle arti all'orfanotrofio maschile di Milano, e fra i suoi numerosi alunni figura Luigi Gagliardi, contimiatore della corrente e delle tradizioni del maestro. Per questo influsso, oltre che per i suoi numerosi lavori, il B. ha lasciato una notevole impronta nelle arti minori del sec. XIX.
Morì a Milano il 7 marzo 1876 e fu sepolto al cimitero monumentale di questa città. Un suo busto di marmo, eseguito dallo scultore, G. Spartani nel 1874, si trova nel loggiato superiore del palazzo Brera a Milano.
Fonti e Bibl.: Schorns Kunstblatt, Stuttgart 1847, p. 184; Annali della fabbrica del Duomo di Milano, VI, Milano 1885, pp. 375, 384; App. III, ibid. 1885, p. 225; A. Caimi, Delle arti del disegno e degli artisti nelle provincie di Lombardia dal 1777 al 1862, Milano 1862, p. 207; C. F. Biscarra, Arte applicata all'industria, in L'arte in Italia, I(1869), p. 161; S. Ghiron, Il cimitero monumentale di Milano, Milano 1876, p. 60; V. Forcella, Iscrizioni delle chiese ed altri edifici di Milano..., VII, Milano 1891, p. 261; IX-X, ibid. 1892, p. 194; Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, VI, G. Matthiae, Provincia di Mantova, Roma 1935, pp. 8, 9; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 247.