BENVENUTI, Giovanni
Nacque a Bologna, probabilmente circa il 1640, e fu allievo di Ercole Gaibara, detto "del violino". Nel giugno del 1650 entrò a far parte come violinista della cappella di S. Petronio e svolse uguale incarico anche nel Concerto palatino. Considerato uno dei fondatori dell'Accademia filarmonica, nel 1673 suonò una sinfonia da lui espressamente composta per la fun zione in onore di s. Antonio di Padova protettore dell'Accademia stessa, di cui dal 1684 divenne secondo consiglìere. Tuttavia la sua attività più significativa fu rappresentata dalla scuola violinistica che, unitamente a quella del veneziano Leonardo Brugnoli, era da inquadrarsi nella migliore didattica strumentale di quel tempo a Bologna. L'importanza e i meriti dei suo severo, classico insegnamento, anche se non testimoniati da composizioni rimaste o fin ora rinvenute, poterono rilevarsi, però, attraverso quelle dei suoi numerosi allievi (B. Laurenti, C. Mazzolini, A. M. Donati, G. A. Badiali, D. M. Marchesini, ecc.), soprattutto di Arcangelo Corelli, che fii in modo particolare influenzato nella sua prima formazione bolognese dal Benvenuti.
Il Vatielli scrive, infatti, che Corelli apprese non poco a questa scuola "a cui non erano ignoti gran parte di quei processi tecnici ch'egli usò più tardi nelle sue composizioni. Quivi [trovò] un rigoglio di musiche che... elabora [rono] e [fecero] progredire quello stile iniziale della musica strumentale per archi germinata avanti presso maestri veneti e di Lombardia". I ricordi di questo studio - prosegue il Piancastelli - furono a Corelli tanto cari e il suo debito a questa scuola così cosciente "che si fece chiamare per lungo tempo "il Bolognese "".
Benché la personalità del B. fosse configurata come quella di un ottimo violinista e maestro, la sua vita si concluse in povertà e nella totale dimenticanza. Entrato nell'ospizio di S. Giuseppe a Bologna nel 1710, vi morì l'11 febbraio del 1715.
Bibl.: Fusignano ad A. Corelli…, a c. di C. Piancastelli, Bologna 1914. pp. 33 s., 77, 87; F. Vatielli, IlCorelli e i maestri del suo tempo, in Arte e vita music. in Bologna, I, Bologna 1927, pp. 152, 161-164, 173, 178; M. Rinaldi, A. Corelli,Milano 1953, pp. 31-34, 37, 43, 63, 94, 320; L. F. Tagliavini, La scuola music. bolognese, in Musicisti della Scuola emiliana, a c. di A. Damerini e G. Roncaglia, Siena 1956, p. 16.