BOERIS, Giovanni
Nato a Chivasso il 21 genn. 1867 da Candino e da Teresa Turrina, si laureò in scienze naturali a Pavia nel 1890 e in chimica a Bologna nel 1893 sotto la guida di G. Ciamician, presso il quale rimase come preparatore di chimica generale dal 1º febbr. 1894 al 31 dic. 1895.
Professore aggiunto di mineralogia al Museo civico di storia naturale di Milano dal 1896, conseguiva nel 1899 la libera docenza in mineralogia; nel 1903 vinceva il concorso per la cattedra di mineralogia dell'università di Sassari, ove restava per breve tempo (dal 16 febbraio al 1º marzo), per passare poi a Parma e infine a Bologna, dal 1º nov. 1905, quale successore di L. Bombicci.
La sua produzione scientifica, rappresentata da 57 lavori, e iniziata con una serie di ricerche di chimica organica, svolte in parte in collaborazione con A. Angeli, si rivolse poi decisamente allo studio cristallografico di numerosi composti organici e inorganici, dei quali illustrò in 13 lavori, con ammirevole accuratezza e precisione, le caratteristiche morfologiche e i rapporti di isomorfismo e di morfotropia.
Durante lo svolgimento di queste ricerche l'attenzione del B. fu attirata dai minerali di alcuni classici giacimenti italiani. Degni di particolare rilievo sono: lo studio sui cristalli di tridimite degli Euganei (Rivista di mineralogia e cristallografia ital., XXII [1899], pp. 66-80) - dei quali descrisse alcuni geminati rari, lasciandone disegni che, per la loro nitidezza e perfezione, rappresentano ancora un insuperato modello - e i cicli di ricerche sopra i minerali della Comba di Compare Robert presso Avigliana (Rivista di mineralogia e cristallografia ital., XX [1898], pp. 65-76 e XXIII [1899], pp. 20-32) e i minerali della Val d'Aosta e della Val d'Ala (Rend. della R. Accad. delle scienze di Bologna, passim dal 1914 al 1919), nelle quali il B. dette un quadro completo delle paragenesi osservate, portando un contributo fondamentale alla conoscenza dei minerali di quelle zone alpine. Il B. svolse altre ricerche sui minerali dell'Appennino bolognese, della Val Malenco e della Val di Fassa, che per lunghi anni furono meta delle sue escursioni, e dove raccolse un vasto materiale che, collocato a riposo, lasciò al Museo dell'Istituto di mineralogia della università di Bologna.
Di notevole interesse fra i lavori degli ultimi anni (Rend. della R. Accad. delle scienze di Bologna, passim dal 1918 al 1921) sono quelli su alcuni idrocarburi cristallizzati, e in particolare sulla simonellite, idrocarburo terpenoide originato per trasformazione naturale dalla lignite; essa fu identificata per la prima volta dal B. nel materiale bianco microcristallino che impregnava i campioni di lignite xiloide, provenienti dal giacimento lignitifero di Fognano (Siena), raccolti da V. Simonelli.
Socio benedettino dell'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, socio corrispondente dal 1916 e socio nazionale dal 1928 dell'Accademia dei Lincei, fu nominato professore emerito nel 1938.
Morì a Bologna il 1º apr. 1946.
Bibl.: C. Andreatta, G. B. (necrol.), in Rend. della Società min. ital., III (1946), pp. 14-16; A. Bianchi, G. B. (necrol.), in Rend. della Acc. Naz. dei Lincei, VIII (1946), pp. 1216 s.; L. J. Spencer, Biographical notices of mineralogists recently deceased, in Mineralogical Magazine, XXVIII (1947), pp. 184 s.