BOLDÙ, Giovanni
Medaglista e pittore. Lavorò dal 1454 al 1475 a Venezia; vi morì prima della fine del 1477. Se ne conoscono sei medaglie firmate in latino, in greco e in ebraico; delle due che gli sono attribuite, una, datata 1466, ha il ritratto di Caracalla fanciullo liberamente copiato da una moneta romana. La sua ammirazione per l'arte classica è attestata anche da altre sue composizioni. Dei rovesci, per lo più allegorici, talvolta ricercati e oscuri, il migliore è quello della sua medaglia coi Fanciulli che giuocano con un teschio.
I ritratti sono di un taglio un po' uniforme, ma riescono sempre a rendere con abbastanza rigore le caratteristiche individuali dei soggetti. Il B., pur ricordando talvolta i primi medaglisti ferraresi, può annoverarsi fra i più diretti continuatori in Venezia dello stile del Pisanello, ch'egli modifica, non senza secchezza, studiando monete e gemme antiche. La sua attività di pittore ci risulta solo dalla sua firma; sembra che abbia atteso in particolar modo alla decorazione di camini. Secondo lo Zeno avrebbe intagliato le gemme, ma nessuna ne è nota.
Bibl.: A. P. Giulianelli, Memorie degli intagliatori moderni in pietre dure, cammei e gioie, Livorno 1753, p. 140; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910; G. F. Hill, Portrait Medals of Italian Artists of the Renaissance, Londra 1912, p. 33 segg.; G. F. Hill, Medals of the Renaissance, Oxford 1920, p. 59; G. Habich, Die Medaillen der italienischen Renaissance, Stoccarda-Berlino 1924, p. 58.