BOLZONI, Giovanni
Nacque a Parma il 14 maggio 1841. Rimasto orfano del padre quando era ancora bambino, a causa dell'indigenza familiare non poté dedicarsi a regolari studi, finché la madre non riuscì a procurargli delle lezioni di teoria musicale, elargite gratuitamente da un corista del Teatro Regio e a farlo poi entrare come alunno interno nella locale Scuola di musica, oggi conservatorio. Il B. frequentò quella scuola per sette anni: studiò il violino con G. Del Maino, canto con Griffini, pianoforte con Grumtner e armonia e composizione con G. Rossi; nel frattempo, suonava come violinista nell'orchestra del Teatro Regio. Diplomatosi nel 1859, iniziò la sua attività nel 1864 come primo violinista (con funzioni di concertatore e di maestro sostituto) al Teatro Comunale di Reggio Emilia; due anni dopo ebbe lo stesso incarico al Comunale di Cremona, collaborando con A. Ponchielli come direttore d'orchestra, e nel 1867 a Savona, dove insegnò anche il violino. Da Savona passò a dirigere nurnerose stagioni d'opera nei principali teatri italiani. Nel 1874, vinto il concorso, fu nominato direttore dell'Istituto musicale F. Morlacchi a Perugia, dove si fermò fino al 1876, dirigendo anche l'orchestra del locale teatro. Fu poi direttore del Teatro Municipale di Piacenza e dopo alcuni anni trascorsi in questa città si stabilì definitivamente a Torino: per consiglio di Verdi gli era stata affidata, infatti, la direzione del Teatro Regio per il quinquennio 1884-1889. La stagione operistica 1884-85 si aprì con Le Villi di G. Puccini e il B. ottenne, per quella prima mirabile esecuzione, seguita da numerose altre di ugual valore, gli elogi della critica nella Gazzetta piemontese (28 dic. 1884). Nominato nel luglio 1887 direttore del liceo musicale di Torino - attualmente conservatorio G. Verdi - fino al 1916, si dedicò in prevalenza alla composizione e all'insegnamento (fra i suoi moltissimi allievi ebbe F. Collino, G. Blanc, G. Fino, F. Varese, L. Sinigallia, ecc.). Sotto la direzione del B. il liceo musicale torinese si avvalse di una serie di provvedimenti e d'istituzioni importanti: l'obbligatorietà della scuola di teoria e solfeggio, l'abbinamento della scuola di violino e di viola, l'inizio delle esercitazioni quartettistiche, le istituzioni di una scuola di cognizioni elementari generiche, letterarie e scientifiche, delle cattedre d'organo (1892), d'arpa (1901) e di pianoforte (1903). L'attività di direttore del B. fu notevole anche nei concerti sinfonici, di cui speciale ricordo meritano i tre concerti indetti dall'Associazione orchestrale torinese nell'aprile 1886 al Teatro Vittorio di Torino e, nel dicembre, gli ultimi due dei cosiddetti "Concerti Popolari", e a Milano, chiamato dal Ricordi, i sei concerti della Società orchestrale del Teatro alla Scala nel maggio dello stesso anno. Diresse ancora un concerto al Teatro Vittorio di Torino nel maggio 1905 e nel febbraio 1910 uno, dedicato interamente alle sue composizioni, all'Augusteo di Roma. Il B. morì a Torino il 21 febbr. 1919.
Ottimo concertatore operistico e direttore d'orchestra esigente, il B. fu anche buon maestro e buon compositore. Più che nelle opere teatrali, ch'ebbero limitato successo, egli si distinse nella musica da camera e in numerosi, brevi componimenti sinfonici atti a mantenere viva la tradizione della musica strumentale e sinfonica italiana. Della sua vasta produzione si ricordano: Sestetto in quattro tempi per oboe, due clarini, corno e due fagotti, Quintetto in re maggiore per pianoforte e archi (I premio della Società del Quartetto a Milano, 1878), Quartetto in la maggiore (II premio, ibid.), Terzetto per tre violoncelli, numerose romanze senza parole per soli archi (Dolce sogno,Serenata al castellomedioevale,Il ruscello,Madrigale,Quies,Gavotta in fa,Gavotta in re, ecc.), pezzi vari per pianoforte solo, per pianoforte e violino, per oboe e pianoforte (Canzone boema,Fantasia, ecc.), per organo (sei Preludi,Pastorale,Suite di quattro pezzi in stile religioso, ecc.), liriche per canto e pianoforte, composizioni per canto corale (cantate per quartetto vocale, Raccolta di cori a due,tre e quattrovoci), la sinfonia-ouverture Giulio Cesare (premiata a Milano, 1868), l'ouverture Saul (I premio a Firenze, 1868), Suitedrammatica (vincitrice di un concorso a Bologna, 1873), Sinfonia in mi maggiore (1880), Fra i campi, capriccio sinfonico (prima esecuz.: liceo musicale di Torino, 1902), altri numerosi pezzi vari per piccola e grande orchestra (Racconto di gioventù,Dafni e Cloe,La poule,Armonie della sera,Melanconia campestre,Tempesta in un bicchier d'acqua,Elegia funebre,Idillio sul mare, ecc.) e la Cantata della Patria,del Lavoro e dell'Umanità (1911). Quasi tutte le composizioni del B. vengono edite, in parte da Ricordi (Milano) e in parte da Capra (Torino), Marchetti (Parigi), Venturi (Bologna), Brocco (Venezia) e altri. Per il teatro scrisse: Giulia da Gazzuolo (che venne presentata al concorso del Teatro alla Pergola di Firenze nel 1869 e non rappresentata), Il matrimonio civile (Parma, Teatro Regio, 11 ott. 1870), La stelladelle Alpi (Savona, Teatro Chiabrera, gennaio 1871; Parma, Politeama Reynach, 1875), Jella (Piacenza, Teatro Comunale, 3 luglio 1881) e la scena lirica Venezia in Vienna (rappresentata in occasione dell'Esposizione veneziana a Vienna, 1899).
Fonti e Bibl.: Notizie in Gazzetta mus. di Milano, XLII (1887), 5, pp. 44; Ibid., 14, p. 109; [A. Bazzini], Musicisti contemporanei ital. giudicati da A. B., in Riv. mus. ital., V (1898), p. 148; necrologio (firmato Zàbery), in Musica, XIII (1919), 5, p. 3; G. Depanis, I Concerti popolari e il Teatro Regio di Torino, II, Torino 1915, pp. 287, 289, 292, 297 s., 305, 307; G. Fino, Il maestro G. B. Commemorazione..., Torino 1923 (inserita anche in Gazzetta di Parma, 13 marzo 1924, pp. 1 s.); A. Della Corte, Il Liceo musicale di Torino, in Musica d'oggi, XI (1929), II, pp. 446 s.; M. Ferrarini, La musica sinfonica di G. B., in Parma teatraleottocentesca, Parma 1946, pp. 175-180 e passim (v. indice p. 284); G. Gatti, Il Teatro alla Scala nella storia e nell'arte(1778-1963), II, a cura di G. P. Tintori, Milano 1964, pp. 243-245, 247; Encicl. d. Spett., II, coll. 748 s.; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 288; La Musica. Enciclopedia storica, parte 2: Diz., I, Torino 1968, p. 248.