BRUGNOLI, Giovanni
Nacque a Bologna il 9 sett. 1814 da Giuseppe e da Marianna Papi. Laureatosi in medicina il 9 giugno 1837, nel 1839 fu nominato assistente presso l'Ospedale Maggiore di Bologna; in quest'ospedale fu poi medico fisico sostituto nel 1846, primario dal 1861 al 1889, e medico direttore dal 1889. Accanto alla attività ospedaliera, il B. seguì la carriera universitaria: dopo essere stato supplente di V. Valorani nel 1848, nel 1852 fuchiamato alla cattedra di medicina teorico-pratica, e dopo il 1860, quando il titolo della disciplina venne mutato col rinnovamento degli studi seguito alla costituzione del Regno d'Italia, fu nominato professore ordinario di patologia speciale medica; fu più volte preside della facoltà medica e rettore dell'università nel 1889-90. Ricoprì inoltre la carica di presidente della R. Accademia delle scienze e della Società medico-chirurgica, e fu membro di società scientifiche italiane e straniere.
La notorietà acquisita in campo scientifico e universitario gli procurò onori e agi: ebbe rapporti di amicizia con i medici più illustri del suo tempo, quali M. Bufalini, G. Baccelli, A. Corradi, ecc., e fu medico curante delle migliori famiglie bolognesi. Si distinse nello studio dei sintomi delle malattie in rapporto con le alterazioni anatomiche, segnalandosi appunto durante il suo servizio all'ospedale per le numerose necroscopie effettuate; fu tra i primi a praticare sistematicamente, nell'esame del malato, la percussione e l'auscultazione. Pubblicò complessivamente ottantotto lavori su argomenti clinici, in particolare di semeiologia e di terapia, dei quali si ricordano: Sopra due casi di trasposizione del cuore simulanti l'aneurisma dell'aorta ascendente, Bologna 1852; il saumiaro di soda considerato quale specifico nella cura del reumatismo articolare acuto. Storia e riflessioni, ibid. 1878; Della puntura del petto nel pneumotorace e del modo di praticarla, ibid. 1879; Vasto idatide del fegato trattato colla puntura capillare aspirante praticata nel sesto spazio intercostale destro, ibid. 1880; Contributo allo studio clinico della perforazione intestinale nella febbre tifoide, ibid. 1885. In omaggio ai suoi studi, G. Baccelli volle dedicargli il volume Prolegomeni alla patologia del cuore e dell'aorta, edito a Roma nel 1859.
Il B. morì a Bologna il 29 marzo 1894.
Bibl.: A. Cavazzi, Per la morte del comm. prof. G. B., Bologna 1894; L. Mazzotti, Necrologia: G. B., in Bull. delle scienze mediche, s.7, LXV (1894), pp. 207-225; G. Ruggi, G. B., ibid., pp. 205 s.; G.Forni, G. B., in Primo centen. della Società medica chirurgica di Bologna (1823-1923), Bologna 1924, p. 550; L. Simeoni, Storia dell'Univ. di Bologna, II, Bologna 1940, pp. 189, 217; A. Simili, I primari medici dello Spedale Maggiore di Bologna, in Sette secoli di vita ospitaliera in Bologna, Bologna 1960, pp. 222-226; A. Hirsch, Biograph. Lexikon der hervorragenden Ärzte..., I, München-Berlin 1962, p. 735.