Ingegnere, patriota e uomo politico (Cremona 1830 - Roma 1917); nel 1848, volontario della spedizione Tibaldi, prese parte al tentativo d'invadere il Trentino; nel 1849 fu alla difesa di Roma. Dopo la reazione riprese i suoi studî a Pavia, ma presto fu costretto a fuggire per le sue relazioni con i mazziniani. Rifugiatosi a Genova, partecipò alla preparazione del moto milanese del 1853. Prese parte, nelle file garibaldine, alla campagna del 1859 e alla spedizione dei Mille e nel 1866 fu inviato in Val Camonica. Deputato, con qualche interruzione, dalla 8a alla 19a legislatura, fu nominato senatore nel 1905. Nel campo dell'ingegneria si dedicò soprattutto all'idraulica applicata: irrigazione dell'agro cremonese, piacentino e alessandrino, bonifica delle Valli di Comacchio e completamento del Fucino, sistemazione delle sponde del Tevere in Roma.