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CARIANI, Giovanni

di Giuseppe Fiocco - Enciclopedia Italiana (1931)
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CARIANI, Giovanni

Giuseppe Fiocco

Pittore. Nacque, probabilmente a Venezia, dal bergamasco Giovanni Busi detto Cariani da Fuipiana. Ve lo troviam0 nel 1509, nel 1517, nel 1524, nel 1547; del quale anno è il testamento di una figlia adottiva Pierina, che deve precedere di poco la sua morte Ma nello stile del maestro, sin dal Portacroce dell'Accademia Carrara di Bergamo, prima opera a noi nota (perché è perduta la pala del 1514 a Lonna in Val Seriana, citata dal Tassi), accanto a elementi giorgioneschi, lotteschi e palmeschi appare sempre una leggerissima solidità delle superficie, una metallicità di colore, tipica dell'arte lombarda. Poche sono del resto le opere firmate e datate: il cosiddetto Gruppo Albani in casa Roncalli (1519), una Madonna con donatore dell'Accademia, entrambi a Bergamo, e una Resurrezione (1520) presso il conte Marazzi a Milano, e il ritratto di Giovanni Benedetto Caravaggio, pure dell'Accademia Carrara, accanto al quale converrà ricordare il Gentiluomo in pelliccia di Venezia, il cosiddetto autoritratto e la figura femminile al parapetto (Bergamo), il Gentiluomo (National Gallery, Londra), il Giovane di Berlino, il Cavaliere del duca di Devonshire a Chatsworth, il Suonatore di Strasburgo.

Più tipico è nei quadri sacri (Sacra conversazione di Venezia e di Bergamo; pala di Brera; predellina con Cristo che appare alle pie donne, e Andata al Calvario dell'Ambrosiana) e nelle opere profane come la Donna in un paese di Berlino, scintillanti, iridate, ma piuttosto vacue.

Del momento più palmesco è la Madonna seduta contro un alberetto di limone a Londra, tanto simile a quella della Sacra conversazione della Galleria Borghese, attribuitagli dal Cavalcaselle, e alla Madonna che cuce della Corsiniana di Roma.

V. tavv. I e II.

Bibl.: Hadeln, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, iii, Milano 1928, p. 438 segg.; T. Borenius, in Pantheon, II (1928), pp. 518-20; L. Baldass, Ein umbekanntes Hauptwerk d. C., in Jahrb. d. kunsth. Samml. in Wien, III (1929), pp. 91-110.

Vedi anche
Moróni, Giovanni Battista Pittore (n. Albino, Bergamo, 1525 circa - m. 1578). Scolaro a Brescia del Moretto, cui è vicino specialmente nei quadri religiosi (Crocifissione, Ranico, Parrocchiale; I Dottori della chiesa, Trento, S. Maria Maggiore; Assunzione di Maria, Milano, Accademia di Brera; ecc.) risentì anche dell'influenza ... Giorgióne Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un impatto fortissimo sui più giovani Tiziano e Sebastiano del Piombo, provocando anche un deciso aggiornamento ... Lorenzo Lòtto Pittore (Venezia 1480 circa - Loreto 1556 o 1557). Tra le massime espressioni del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura, fu attivo inizialmente nel Veneto e, in seguito, soprattutto a Bergamo e nelle Marche. La sua produzione giovanile attesta le sue radici nella tradizione veneta, ma seppe ... Bernardino Licìnio Pittore (forse Poscante, Zogno, 1489 circa - Venezia prima del 1565). Seguace del Pordenone, guardò anche a Tiziano e a Palma il Vecchio distinguendosi tuttavia per le tinte brillanti e per le tipologie più convenzionali e massicce. Efficace soprattutto nei ritratti (ritratto di famiglia, 1524, Hampton ...
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  • BUSI, Giovanni, detto il Cariani
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 15 (1972)
    Eduard Safarik Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si chiamava Giovanni di Giovanni Busi detto il Cariani. Dal 1510 il padre ricopriva a Venezia l'alto incarico di comandador del Magistrato ...
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