CAVICCHI, Giovanni (Antonio)
Nato a Ferrara a metà del terzo quarto del sec. XVIII, ebbe fama come maschera di Brighella, e fu forse l'ultimo a impersonarla nella commedia all'improvviso che con lui proseguiva per la sua bravura. Di famiglia agiata, era approdato al teatro dopo la laurea in legge. Attivo nel Veneto, morì nel secondo quarto del sec. XIX.
Il nome, le date di nascita e morte e alcuni aspetti della stessa attività risultano controversi, per le contrastanti notizie date da Antonio Colomberti che, quasi unica fonte, ne traccia la biografia in due diversi scritti. La discordanza di dati e notizie si rinviene di conseguenza anche tra le biografia scritte dal Rasi e dal Leonelli, che seguono il primo manoscritto (il Leonelli tiene presente a sua volta anche il Rasi), e quella della Enciclopedia dello spettacolo, che segue invece il secondo manoscritto, accennando però alla diversa versione del Rasi.
In Notizie storiche... (pp. 106-107) il Colomberti scrive di un Giovanni Cavicchi, nato a Ferrara nel 1765 da una famiglia discretamente agiata che ne curò l'educazione e gli studi fino alla laurea in diritto. Questi però non intraprese la professione d'avvocato e preferì divenire attore al seguito di una compagnia di secondaria importanza, che abbandonò ben presto per difficoltà economiche. Tornato a Ferrara con intenzione di esercitare l'avvocatura, chiese invece di entrare come secondo amoroso nella compagnia di Antonio Fiorilli, spinto anche da una giovane attrice, a condizione di non recitare nella città natale. Il Fiorilli, e conosciuti nel giovine non scarsi talenti, e oltre a questi i vantaggi di figura e di voce", lo accolse nella compagnia e, avendo iniziato a recitare nella maschera di Brighella, nel 1785 lo confermò come attore primario. Sposatosi nello stesso anno forse con la giovane che lo aveva convinto a tornare al teatro, restò ancora cinque anni con il Fiorilli, poi passò insieme con la moglie Francesca, che recitava nella parte di servetta, nella compagnia di Marta Coleoni. Iniziata la decadenza del teatro delle maschere, che non rispondeva quasi più ai gusti mutati del pubblico, divenne capocomico. Il Coloniberti, sottolineando che l'attore "fu forse l'ultimo a mantenere la commedia improvvisata con la maschera del Brighella", testimonia di averlo visto recitare a Verona, ormai vecchio ma ancora valido come attore, nel 1824, a capo di una compagnia formata per la maggior parte dalla sua famiglia, tra cui due figlie, una nel ruolo di prima donna e l'altra nel ruolo di servetta. Questa notizia sarebbe confermata dal periodico Varietà teatrali (Venezia, 1824, 2, p. 24), che registra nell'estate del, 1824 il trasferimento della "Compagnia comica Cavicchi" (ma non è riportato il nome del capocomico) da Venezia a Verona. Persa la moglie nel 1825, l'attore morì improvvisamente nel 1838, mentre dormiva in una locanda a fianco del figlio maggiore (del quale non è specificato il nome).
In Cenni artistici... (pp. 122-123) il Colomberti traccia invece la biografia di un Antonio Cavicchi, le cui vicende, nonostante la diversità, del nome, della data di morte (1827) e di quella presumibile di nascita (1760 circa, essendo morto quasi all'età di sessantasette anni), coincidono tuttavia con quelle riportate nell'altro manoscritto del Colomberti riguardo alla città natale, la famiglia, gli studi, l'approccio con il teatro, il ruolo di Brighella, l'attività a Verona, le circostanze della morte. Totalmente diverso è invece il rapporto con le compagnie teatrali. Dopo la laurea, dopo aver iecitato in compagnie minori, distintosi come primo amoroso passò nel 1785 nella compagnia Patriarchi, e rivestì in seguito, nella commedia improvvisata, la maschera di Brighella diventandone "uno dei più rinomati della sua epoca", e nei drammi il ruolo del tiranno. Scritturato poi dalla compagnia Pieri e Pavoni, con la quale rimase alcuni anni, continuò l'attività fino al 1815 presso varie compagnie, superando la crisi della commedia improvvisata senzadanni sia per le sue capacità sia perché ormai anziano recitava anche in altri ruoli. Divenuto in seguito capocomico, della sua compagnia si ricorda una figlia prima attrice (la notizia è anche nell'altro manoscritto), morta poco dopo il 1824, e gli altri figli Luigia e Giovanni, che continuarono a recitare in società con il padre forse fino alla sua morte.
La "voce" seguente nei Cenni artistici.. (p. 123) è quella dedicata a Giovanni e Luigia Cavicchi, dove si rimanda per le notizie biografiche a quella di Luigi Gagliardi (pp. 235 ss.): si noti tuttavia che nella biografia del Gagliardi la moglie è chiamata Maria Cavicchi, e che di entrambi i fratelli si riportano solo le circostanze della morte, avvenuta in un naufragio presso Bastia nel 1860. La voce relativa ai due fratelli non compare invece in Notizie storiche..., pur menzionandosi, nella vita del Gagliardi (p. 143), nella sua compagnia un "Cavicchi caratterista" figlio del famoso Brighella (ma senza l'indicazione del nome), insieme con la sorella Maria.
Si aggiunga la notizia, non riportata dal Colomberti, della, presenza nel 1820 a Bologna nella compagnia comica Andolfati (Giornale teatrale, pp. 169 s.) di un "Cavichi Giovanni, caratterista", del quale "non si può negare... sufficiente talento, conosce la comica ed è applaudito"; e di un "Cavichi il giovine" tra gli attori generici, che a torto il Rasi afferma "unico nella maschera di Brighella", riferendogli un giudizio nel Giornale teatrale invece attribuito ad un altro attore - "Bonuzzi, Astolfi, Cavichi il giovine, Maldotti (unico nella maschera di Brighella) generici" - e rilevando erroneamente una incongruenza con l'affermazione del Colomberti (Notizie storiche..., p.107) di aver visto il C. recitare ormai "vecchio" nel 1824 sempre nel ruolo di Brigliella. Anche questa notizia comunque, se conferma l'esistenza di più di un Cavicchi attore, non risolve le contraddizioni della fonte primaria, il Colomberti, che potrebbe aver confuso due diversi attori dallo stesso cognome, o più probabilmente il padre col figlio scambiandone i nomi e alcune notizie della loro attività.
Fonti e Bibl.: Roma, Bibl. dell'Ist. naz. di archeol. e storia dell'arte, ms. 22: F. Bartoli-A. Colomberti, Cenni artist. dei comici ital. dal 1550 al 1780..., continuati fino al 1880, pp. 122 s., 235; Ibid., Bibl. teatrale del Burcardo, ms. 3.15.3.19: A. Colomberti, Dizionario biogr. dei comici nostri, pp. 56 ss.; Ibid., ms. 3.42.8.33: Id., Notizie stor. dei più distinti comici e comiche che illustrarono le scene ital. dal 1780 al 1880... (ms. copiato da G. Sala), pp. 106 s., 143; Giornale teatrale ossia Scelto Teatro inedito ital. tedesco e francese (Padova), 1820, n. 21, pp. 168 ss.; Varietà teatrali (Venezia), 1824, n. 2, p. 24; L. Rasi, Icomici ital., Firenze 1897, I, pp. 62 s.; N. Leonelli, Attori tragici e attori comici, Milano 1940, I, p. 225; C. Morinello, Cavicchi Antonio, in Encicl. dello spett., III, Roma 1956, coll. 283 s.